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Grenoble Capitale Verde Europea per il 2022, l’impegno per una città più sana

Grenoble Capitale Verde Europea per il 2022, l’impegno per una città più sana
Grenoble Capitale Verde Europea per il 2022, l’impegno per una città più sana, foto di rostichep da Pixabay

Un’attenta politica di accrescimento del verde urbano, attenzione alla produzione di energia pulita e ad una mobilità sempre più sostenibile, con il coinvolgimento dei cittadini responsabilizzati e coscienti di quanto è necessario fare. Sono questi i meriti riconosciuti alla città francese di Grenoble, Capitale Verde Europea per il 2022

Il premio Capitale Verde Europea viene assegnato ogni anno dalla Commissione europea a una città che si è data ed è riuscita a realizzare ambiziosi obiettivi in materia di salvaguardia ambientale e sviluppo economico sostenibile.

Il premio è stato ideato nel 2006 durante un incontro dell’Unione Europea a Tallinn, in Estonia, dall’allora sindaco di Tallinn Jüri Ratas e da un gruppo di 15 città europee, che hanno siglato insieme un memorandum per l’istituzione del premio. Ad oggi, quattordici città si sono potute fregiare di questo premio: Stoccolma (2010), Amburgo (2011), Vitoria-Gasteiz (2012), Nantes (2013), Copenaghen (2014), Bristol (2015), Lubiana (2016), Essen (2017), Nijmegen (2018), Oslo (2019), Lisbona (2020), Lahti (2021), Grenoble (2022); Tallinn sarà la European Green Capital nel 2023.

Al fine di ottenere l’ambito riconoscimento è necessario che si tratti di una città di almeno 100.000 abitanti di uno Stato membro dell’Unione europea o ancora di uno Stato candidato all’ingresso nell’UE o infine di Norvegia, Svizzera, Liechtenstein e Islanda.

Requisiti ed indicatori di valutazione

Requisiti necessario sono: la capacità di raggiungere obiettivi notevoli in fatto di tutela ambientale; l’impegno a raggiungere obiettivi permanenti e ambiziosi per migliorare l’ambiente e incentivare lo sviluppo sostenibile; fungere da modello per altre città che abbiano la volontà e l’ambizione di intraprendere buone pratiche ambientali.

Le città candidate vengono valutate sulla base di dodici indicatori: attenuazione e adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità urbana sostenibile, gestione sostenibile del suolo, natura e biodiversità, qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, gestione delle acque, crescita verde e innovazione tecnologica sostenibile, prestazioni energetiche e governance.

Grenoble, Città Verde Europea per il 2022

La città che nel 2022 ha dimostrato, più delle altre, la volontà di intraprendere azioni concrete per la realizzazione di questo obiettivi è stata la francese Grenoble. Lo scorso 15 gennaio è diventata ufficialmente la Capitale Verde Europea per il 2022, subentrando alla città finlandese di Lahti.

Foto di rostichep da Pixabay

Come sottolineato da Virginijus Sinkevičius, commissario europeo per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca: “Grenoble si è guadagnata il titolo di Capitale Verde grazie al suo fermo impegno nel creare una città più sana per e con i suoi cittadini. Spero che l’anno da Green Capital di Grenoble dia un ulteriore impulso alla sua leadership green e ispiri altre città in Europa a sfruttare le opportunità del Green Deal europeo“.

Grazie alla sua topografia Grenoble ha dovuto sfruttare al meglio lo spazio verde limitato all’interno della città, migliorando le condizioni ambientali e di vita attraverso l’utilizzo intelligente di aree verdi e l’implementazione di un ambizioso protocollo di pianificazione urbana valorizzando il verde cittadino. La città ha aperto, rigenerato e dato vita, negli ultimi 15 anni, a numerosissimi nuovi parchi. Si calcola che l’amministrazione cittadina ha piantato più di 5.500 alberi dal 2014, con l’obiettivo di arrivare a 10.000 prima del 2030.

Gli eco-quartieri di Grenoble hanno vinto premi nazionali e leco-quartiere Flaubert è un esempio per altre città e un modello per lo sviluppo delle città di domani.

La città si è mostrata consapevole degli impatti climatici e ha fissato chiare ed ambiziosi obiettivi per diventare più sostenibile: ha già raggiunto una riduzione del 25% delle emissioni di gas serra tra il 2005 e il 2016, con una politica attenta alla mobilità. Grenoble sta lavorando per una riduzione del 50% entro il 2030 grazie all’introduzione di leggi e regolamenti più severi di quelli stabiliti a livello nazionale.

Grenoble è fortemente impegnata a migliorare le prestazioni energetiche ed è stata la prima autorità locale in Francia a adottare un piano climatico nel 2005. La città ha anche creato una Carta di impegno che coinvolge gli attori locali e un Osservatorio per valutare le azioni e monitorare l’uso dell’energia, la produzione di energia rinnovabile e le emissioni di gas serra. Guardando al futuro, Grenoble ha fissato obiettivi ambiziosi e realistici attraverso il Metropolitan Local Climate Air and Energy Plan 2019 che mira a ridurre il consumo di energia del 40% entro il 2030 e del 50% entro il 2050.

Grande attenzione anche alla alimentazione e alla produzione, si calcoli che le mense scolastiche della città producono almeno il 60% dei loro prodotti localmente o da fattorie biologiche (95% per gli asili nido). Più di 200.000 abitanti riciclano i loro rifiuti alimentari o lo fanno in casa per produrre compost, anche qui con l’obiettivo ambizioso di arrivare al 100% entro la fine del 2022.

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