Negli ultimi anni stiamo assistendo alla moria delle api, preziosi impollinatori, custodi della biodiversità e sentinelle ecologiche, insetti che svolgono un ruolo fondamentale per contrastare l’estinzione di molte specie vegetali. La loro sopravvivenza è sempre più messa a rischio dall’uomo. Ora l’ozono sembra poter costituire un aiuto. Vediamo perché
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha istituito proprio per questo nel 2017, la Giornata mondiale delle api, che si celebra domani 20 maggio. La data è stata scelta in onore dello sloveno Anton Janša (1734-1773), tra i fondatori dell’apicoltura moderna.
In occasione della Giornata mondiale delle api, SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia) ricorda i numerosi vantaggi dell’ozono in apicultura, dove questa molecola può essere utilizzata come trattamento antibatterico nel locale di smielatura e nel trattamento della cera.
“Una delle principali minacce per le nostre api è l’acaro Varroa destructor, un parassita esterno che attacca le api, indebolendole e trasmettendogli agenti virali – spiega Marianno Franzini, presidente internazionale di SIOOT – In particolare, l’utilizzo degli insetticidi neonicotinoidi gioca un doppio ruolo: da una parte indebolisce l’immunità dell’ape e dall’altra è responsabile dell’aumento di uno dei suoi più temibili parassiti, la Varroa”.
Ozono, l’utilizzo
Grazie alle sue qualità di viricida e battericida, l’ozono potrebbe essere utilizzabile per delle ricerche in favore del tentativo di ridurre o eliminare l’azione della Varroa sulle api.
Sommato ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, l’uso dei pesticidi è tra le maggiori cause del declino degli insetti impollinatori. La riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea, sarebbe messa a rischio dalla scomparsa delle api. Un danno incalcolabile che, con un sistema ecologico come l’ozono, può essere arginato. L’ozono, difatti, dopo essere stato utilizzato, si decompone in ossigeno senza lasciare alcun residuo tossico.
“I trattamenti con ozono – continua Franzini – sono utili per pulire gli alveari, disinfettare in modo naturale le attrezzature, a cominciare dalle arnie, e per contrastare la Varroa destructor. Questo perché l’ozono, molecola composta da tre atomi di ossigeno, combatte efficacemente virus, batteri, muffe, lieviti e parassiti nei vari stadi di crescita (uova, larve e adulti)”.
“Questo tipo di trattamento – prosegue Franzini – si è rivelato idoneo anche per la pulizia e la conservazione dei telaini nel locale di smielatura, per l’abbattimento dei residui e per l’eliminazione delle spore nel trattamento della cera”.
Ozono, le caratteristiche
Oltre che ecologico ed economico, l’ozono risulta un prodotto estremamente versatile, dato che permette un utilizzo sia in forma gassosa che liquida, direttamente in azienda con appositi macchinari. Il trattamento a base di ozono, se praticato con regolarità, determina un minore tasso di mortalità delle api e una maggiore resa in termini di prodotti.
È importante quindi sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni sull’importanza di questi insetti, preziosissimi e insostituibili per l’equilibrio degli ecosistemi e per la sicurezza alimentare della nostra e di altre specie viventi.
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