Oggi venerdì primo ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Caffè. Tante le iniziative per celebrare degnamente pianta e bevanda. Slow Food, ed in particolare la Slow Food Coffee Coalition, organizza una masterclass e dà il via alla campagna #savethecoffeebreak, per riconoscere, dietro la tazzina, il lavoro dei produttori e di chi nella filiera lavora
Scegliere di celebrare il caffè in una Giornata Internazionale è un modo per onorare la bevanda che accompagna i nostri risvegli e, senza la quale, per molti, non ha senso dare inizio ad una giornata.
La Giornata Internazionale del Caffè nasce nel 2015, come deciso dall’International Coffee Organization e lanciata per la prima volta a Milano. Ma non è soltanto la bevanda ad essere celebrata, bensì la pianta e l’immenso bagaglio di tradizione che ogni singolo chicco racchiude. Cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione spesso difficile dei coltivatori di caffè in aree disagiate del mondo.
Una masterclass per raccontare il mondo del caffè
Tra le tante iniziative lanciate per celebrare questa giornata, la Slow Food Coffee Coalition, insieme a Slow Food Youth Network (SFYN) e all’International Coffee Organization (ICO), ha organizzato per questa mattina una masterclass online gratuita dal titolo “La Slow Food Coffee Coalition – Dalla tazzina al chicco”. Un evento ospitato dal World Food Forum, la rete globale indipendente creata dal Comitato Giovani della FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), con l’obiettivo di creare un movimento di trasformazione dei nostri sistemi agroalimentari.
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L’obiettivo è quello di raccontare il mondo del caffè attraverso un viaggio a ritroso, che parte dalla tazzina per arrivare fino al chicco. È pensata per i più giovani e ha l’obiettivo di far conoscere il mondo del caffè, cioè il significato di ogni singola tazzina che consumiamo quotidianamente per chi lavora lungo la filiera. (dalle ore 10 alle 11,30, qui per l’iscrizione)
Parte la campagna #savethecoffeebreak
La Slow Food Coffee Coalition ha anche deciso di far partire oggi, Giornata Internazionale del Caffè, la campagna #savethecoffeebreak. L’obiettivo è quello che dietro la tazzina di caffè venga riconosciuto e valorizzato il lavoro dei produttori e di chi nella filiera lavora. Tale considerazione dovrà quindi orientare anche i consumatori a scelte consapevoli.
Come sottolineato da Emanuele Dughera, coordinatore Slow Food Coffee Coalition: “Per molte persone il caffè rappresenta soltanto un modo per avere più energia o per consumare una colazione veloce. Noi vogliamo incoraggiarli a riflettere sul caffè che bevono, scoprire da dove proviene e chi lo ha coltivato. Attraverso un viaggio per il mondo, capiremo che cosa significano le nostre pause caffè per torrefattori, consumatori e produttori, sottolineando l’importanza della salvaguardia della biodiversità e della lotta al cambiamento climatico”.
Ha proseguito Dughera: “Celebreremo la Giornata Internazionale del Caffè impegnandoci a offrire il nostro sostegno alla prossima generazione di coltivatori di caffè e a chi oggi deve risollevarsi dalla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, aiutandoli a costruire un futuro più prospero per il settore”.
Sorseggiare ed insieme riflettere e conoscere
La pausa caffè può diventare un momento di riflessione e di apprendimento di ciò che ruota attorno al mondo del caffè e alla sua articolata filiera. In una sorta di tour mondiale tra torrefattori, consumatori e produttori di caffè, la campagna intende esplorare le origini, le tipologie di produzione e le caratteristiche sensoriali dei diversi caffè, mostrando l’importanza di preservare la biodiversità e i rischi dovuti alla crisi climatica che stiamo vivendo.
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L’obiettivo della campagna è quello di rimarcare l’importanza di occuparsi della produzione del caffè e di stimolare le persone a prendere consapevolezza della sua catena del valore.
La Slow Food Coffee Coalition è una rete creata da Slow Food in collaborazione con il Gruppo Lavazza. L’obiettivo della rete è migliorare il rapporto tra coltivatori e consumatori, rafforzando il primo – e più fragile – anello della catena e promuovendo una migliore comprensione del caffè e della sua identità tra coloro che lo acquistano quotidianamente. Tutti possono firmare il manifesto, collaborando in questo modo a garantire di poter godere di un prodotto buono, pulito e giusto.
