(Adnkronos) – Il tribunale di sorveglianza di Milano ha accettato "con delle riserve" la richiesta di semilibertà per Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007. Lo ha detto l'avvocato Glauco Gasperini, intervenuto in sostituzione di Giada Bocellari, legale difensore di Stasi, che oggi è al tribunale di Pavia per seguire il conferimento dell'incarico per procedere alla perizia chiesta dalla procura per stabilire se la traccia genetica trovata sulle unghie di Chiara Poggi sia compatibile con il patrimonio genetico di Andrea Sempio. "Il tribunale – ha spiegato Gasperini uscendo dall’udienza, durata poco meno di un'ora – ha dato parere parzialmente positivo, ma il tribunale, come da prassi, si riserva la decisione". E dunque "cosa deciderà lo sapremo dopo la camera di consiglio, che non è partecipata". La decisione è dunque attesa nei prossimi giorni.
Alberto Stasi non era presente. "Non è venuto per una questione di rispetto della camera di consiglio, che è un'udienza che ha delle finalità precise", ha spiegato il legale. Quanto al capitolo Pavia, ha concluso, "non ne parlo perché è diverso dal procedimento trattato oggi". (VIDEO) Non vi sarebbe un problema di contenuti, alla base della decisione del tribunale di sorveglianza di Milano. Si tratterebbe, piuttosto, di un problema di forma, legato alla mancata richiesta di autorizzazione all'intervista che il 41enne ha rilasciato al programma 'Le Iene', andata in onda lo scorso 30 marzo. La sostituta pg di Milano Valeria Marino, della procura generale diretta da Francesca Nanni, ha sollevato la questione davanti ai giudici della sorveglianza: trattandosi di un condannato definitivo che sta scontando una pena, ha osservato la procura generale, Stasi avrebbe dovuto richiedere l'autorizzazione alla direzione del carcere per rilasciare quell'intervista, nel giorno in cui aveva un permesso di uscita. Autorizzazione che, peraltro, aveva già chiesto e ottenuto negli anni scorsi per un'altra intervista rilasciata allo stesso programma tv. La procura generale, secondo quanto si apprende, avrebbe analizzato dettagliatamente i contenuti dell'ultima intervista, non rilevando tuttavia problemi in relazione alla richiesta di semilibertà, dal momento che Stasi, pur ribadendo la sua innocenza, avrebbe risposto alle domande in modo controllato e senza fare riferimenti alle nuove indagini su Andrea Sempio. In ogni caso, le positive relazioni del carcere sul suo percorso potrebbero portare i giudici a superare le riserve, concedendo la semilibertà e, tra qualche mese, anche l'affidamento in prova, determinando di fatto l'uscita definitiva di Alberto Stasi dal carcere. Intanto al piano terra del Tribunale di Pavia si è tenuta l’udienza del conferimento dell'incarico per procedere alla perizia chiesta dalla Procura per provare a riaprire il caso Garlasco: Chiara Poggi è stata uccisa il 13 agosto 2007 nella sua villetta di via Pascoli e per l’omicidio è stato condannato in via definitiva a 16 anni l’allora fidanzato Alberto Stasi. Ora, dopo una prima archiviazione di otto anni fa, la Procura torna a indagare per l’omicidio (in concorso) Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. "E' una tortura, ma tengo botta", è questo lo stato d'animo di Sempio, riferito da uno dei suoi legali, l'avvocata Angela Taccia. La giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli si è riservata sulla nomina di Emiliano Giardina indicato per fare gli approfondimenti sul caso Garlasco e sul materiale biologico trovato sulle unghie della vittima Chiara Poggi. La giudice deciderà nei prossimi giorni sulla richiesta di Procura di ‘ricusare’ il genetista (che nell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio ha dato un nome a Ignoto 1) che avrebbe rilasciato interviste sulle tracce biologiche su cui è chiamato eventualmente a esprimersi in sede di incidente probatorio. Un 'no' alla presenza di Giardina a cui si è associata l'avvocata Giada Bocellari, che rappresenta Alberto Stasi (può avere solo un legale in questa fase), la quale ha chiesto anche di escludere dagli accertamenti Luciano Garofano, indicato come consulente della difesa Sempio, in quanto come ex comandante del Ris di Parma si sarebbe già occupato delle analisi nella villetta di via Pascoli. La gip di Pavia Daniela Garlaschelli si è riservata sulla duplice decisione che verrà comunicata alle parti insieme alla fissazione di una nuova udienza per elaborare il quesito, ossia il perimetro dell'incidente probatorio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
