Tra le considerazioni positive emerse dai dibattiti e dai punti fissati nel documento conclusivo, Marevivo ha voluto sottolineare favorevolmente come, per la prima volta, sia stato riconosciuto centrale il tema dell’acqua per affrontare la drammatica crisi idrica globale.
Marevivo ha partecipato al G7 di Venaria Reale con la mostra “Only One” sulla transizione ecologica. Una campagna internazionale, lanciata insieme a Marina Militare e Fondazione Dohrn, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’urgenza di attuare la transizione ecologica, coscienti che esiste un solo pianeta con caratteristiche tali da soddisfare le nostre necessità, per questo dobbiamo proteggerlo.
A conclusione dei lavori, lo scorso 30 aprile, Marevivo ha sottolineato con favore la decisone dei sette Paesi più industrializzati del mondo di mettere al centro delle politiche ambientali una risorsa naturale scarsa e preziosa come l’acqua, comprendendo come la grave crisi idrica globale, se non affrontata, rischi di innescare futuri conflitti e insicurezza.
A questo scopo si è deciso di dare vita ad una Coalizione del G7 per l’acqua dove ciascuno dei sette si impegnerà ad “identificare obiettivi e strategie comuni per catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la crisi idrica globale, integrare l’acqua e la sua rilevanza intersettoriale in modo efficace e coerente nei forum e processi esistenti, anche aumentando l’attenzione politica sull’acqua a livello globale, aumentando l’impatto del G7 e integrando altre iniziative globali“.
Marevivo ha voluto ribadire come, per attuare obiettivi di sostenibilità, occorra evitare gli sprechi attuando l’economia circolare, la transizione energetica verso le rinnovabili, affrancandoci dai combustibili fossili, e la transizione alimentare per produrre cibo in modo rispettoso dell’ambiente.
I punti principali del documento conclusivo del G7
Il documento conclusivo, la cosiddetta “Carta di Venaria”, ha fissato lo stop al carbone entro il 2035 e la riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei combustibili fossili. Crescente l’impegno a promuovere nuove ricerche e collaborazioni nel settore dell’energia da fusione, triplicando la capacità produttiva globale di energia elettrica da rinnovabili entro il 2030.
Ugualmente forte l’impegno a ridurre la produzione complessiva di polimeri primari per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040.
Secondo Marevivo il G7 ambiente ha stabilito obiettivi e scadenze meritevoli, ma sono ancora troppo distanti per la portata dirompente della crisi climatica, per questo si chiede un’accelerazione forte verso fatti concreti.
Ancora poca la considerazione per lo stato della biodiversità che sta scomparendo ad un ritmo allarmante, mentre è la sola unità di misura attraverso cui verificare l’efficacia delle iniziative di sostenibilità e le misure legate alla transizione ecologica intraprese.