Venerdì 13 dicembre, alle ore 19.00, la Sala Ribaud del Palazzo Comunale in via Vitruvio, 190 Formia (LT), si è riempita di calore e partecipazione in occasione dell’evento Famiglie di Cuore, promosso dall’Ufficio di Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Gaeta in collaborazione con il Comune di Formia e l’associazione M’aMa – dalla Parte dei Bambini.
Alla presenza dell’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari, dell’assessore alla cultura e istruzione Luigia Bonelli, di rappresentanti della Pastorale e della Caritas, dei Servizi Sociali del Comune di Formia, di volontari già impegnati nell’accoglienza e di persone interessate al tema, la serata ha evidenziato come la collaborazione tra Chiesa, istituzioni pubbliche e associazioni possa essere un vero motore di cambiamento per il benessere dei bambini in difficoltà.
Durante l’incontro, i partecipanti hanno potuto confrontarsi con esperienze dirette e hanno colto il messaggio chiave: il cambiamento inizia dall’impegno di ciascuno, sostenuto da una rete di collaborazione e fiducia reciproca. Ecco quanto emerso.
“L’affido familiare è accoglienza, ma anche una scelta di comunità” – ha dichiarato Karin Falconi, mediatrice e counselor familiare dell’associazione M’aMa, intervenendo sull’importanza di superare pregiudizi e paure: “Ogni famiglia ha il potenziale per essere un rifugio sicuro per un bambino. Non è necessario essere perfetti, ma è fondamentale essere disposti ad accogliere e imparare. Il percorso può essere impegnativo, ma regala una ricchezza emotiva che ripaga ogni sforzo.”
Brochure-MaMa-1Emilia Russo, legale della stessa associazione, ha approfondito il tema dell’affido dal punto di vista giuridico e sociale: “L’affido familiare non è solo una risposta alle esigenze dei minori, ma un’opportunità per costruire una rete di supporto che abbracci famiglie affidatarie, famiglie d’origine e comunità. È un investimento umano e sociale che riduce anche i costi delle istituzioni comunali, rappresentando una soluzione più sostenibile e personalizzata rispetto alla collocazione in strutture.”
Tina Tortora, consulente familiare e membro dell’Ufficio Pastorale Familiare, ha lanciato un appello accorato: “Il nostro territorio deve riscoprire l’accoglienza come valore centrale. Sensibilizzare le famiglie significa dare ai bambini una possibilità concreta di crescere in un ambiente amorevole, protetto e stimolante”.
L’evento si è concluso con un ringraziamento sentito a tutti i presenti e con l’invito a continuare questo dialogo. Famiglie di Cuore e affido familiare: un gesto che trasforma vite e costruisce comunità. Insieme, è possibile fare la differenza.
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