È stata deliberata nei giorni scorsi la sovvenzione (da parte del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo) di un importante contributo pari ad euro 76.000 in favore della Fondazione Div.ergo-Onlus di Lecce che, nel dicembre 2019 ha festeggiato 10 anni di esistenza
Il progetto
Il laboratorio è un luogo di cultura, relazione e lavoro, e costituisce un’esperienza di chiara inclusione sociale che, grazie alle vendite, riesce ad autofinanziarsi, distribuendo i propri prodotti in molti negozi nazionali.
Div.ergo è un ambiente dove entrano in commistione arte, cultura, viaggi e… amicizia.
“Si è uomini solo con gli altri”, questo il motto dell’associazione che, con grande dedizione ed impegno, con l’aiuto di un po’ di immaginazione e studio, realizza delle fantastiche opere d’arte.
Per gli artisti con disabilità che lo frequentano, il laboratorio si configura come una realtà di inclusione e condivisione, grazie al quale è possibile accrescere e sviluppare le proprie abilità, instaurando relazioni significative e apprendendo l’utilizzo di diverse tecniche di lavoro.
L’obiettivo
Grazie al sovvenzionamento di Intesa Sanpaolo sarà possibile attivare sette tirocini formativi retribuiti e tre contratti di lavoro part time da destinare a persone con disabilità intellettiva.
Come riportato da Innovazione Sociale in questo articolo, ecco quanto dichiarato a proposito del progetto dalla Maria Teresa Pati, presidente di Fondazione Div.ergo-Onlus: “Il Fondo di Intesa San Paolo offre alla Fondazione – ha dichiarato la dottoressa – quel sostegno indispensabile per riprendere la nostra avventura dopo questo tempo segnato dal lockdown – vicenda dal fortissimo impatto penalizzante su quanti affrontano già abitualmente il quotidiano con il disagio di un contesto non a propria misura. Gli operatori e i volontari, per 3 mesi impegnati nella ricerca di modalità altre, diverse alla presenza e al contatto fisico, ma ugualmente coinvolgenti e capaci di toccare e rendere protagonisti ogni giorno gli artisti del Laboratorio sia pur a distanza, possono tornare non solo all’incontro faccia a faccia con loro, ma anche a progettare nuovi percorsi di autonomia e continuare quanto già avviato. Poco prima della sospensione, si muovevano i primi passi per un approccio al valore del denaro, che non è scontato per chi ha una disabilità intellettiva, alla scoperta della banca e dei sistemi alternativi di pagamento. Riprenderemo da qui, sostenuti dalla novità dei tirocini”.
Obiettivo del premio è quello di valorizzare le imprese sociali che hanno contribuito a innovare il terzo settore coinvolgendo giovani (e non solo) con disabilità intellettiva a realizzare splendidi prodotti di artigianato.
Per poter conoscere più approfonditamente questo splendido progetto, è possibile visitare il sito ; sarà più facile, vedendo i volti degli artisti che partecipano all’iniziativa, capire la grandezza e apprezzarne la profondità.
Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Ludovica Del Moro
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