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Digiwatt, l’app che prova a contrastare il caro bollette

Digiwatt, l'app che prova a contrastare il caro bollette
Digiwatt, l'app che prova a contrastare il caro bollette

Da un’idea di Veos Digital, Digiwatt si propone l’ambito obiettivo di tagliare fino al 20% i costi in bolletta. In teoria, tutto questo sarebbe possibile grazie all’uso di algoritmi che comprendono le abitudini di consumo e suggeriscono attività per ridurli

Con una crescita del +329% dei costi dell’ elettricità sul mercato libero, il 2022 si conferma un anno decisamente nero per i bilanci di imprese e famiglie. Secondo le stime del Codacons nel 2022 una famiglia tipo italiana arriverà a pagare oltre 1.700 euro all’anno per le sole spese legate ai consumi di corrente elettrica: circa 600 euro in più rispetto al 2021.

Risulta importante, dunque, un utilizzo della tecnologia sempre più intelligente. Soprattutto quando alcuni strumenti contribuiscono a risparmiare sulle bollette della luce o semplicemente a monitorarne i consumi, suggerendo “che cosa fare”. Va in questa direzione Veos Digital, realtà nata nel settembre 2020, facente capo a Veos Group e guidata da Simone Geravini, CEO dell’azienda, con un passato nel settore del banking.

Simone Geravini

L’azienda proprio in queste settimane ha lanciato Digiwatt, un’app che disaggrega i consumi elettrici di case e uffici, capisce quanto consuma ogni elettrodomestico e fornisce suggerimenti personalizzati su come risparmiare elettricità. L’app infatti è collegata ad un sensore che si installa facilmente sul proprio contatore e, tramite il collegamento alla rete Wi-Fi, riceve informazioni sui consumi di elettrodomestici e dispositivi connessi. Gli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning comprendono le abitudini di consumo e suggeriscono comportamenti virtuosi che aiutano a risparmiare fino al 15-20% sulla bolletta.

Non tutti sanno che una delle più alte voci di costo delle nostre bollette è legata ai dispositivi in stand-by che arrivano ad incidere per circa il 20% sul totale – spiega Simone Geravini – Quella che viene chiamata vampire energy, negli Stati Uniti arriva a costare circa 20 miliardi di dollari all’anno ai cittadini statunitensi. Una cifra totalmente ingiustificata se si pensa che, con un minimo di consapevolezza ed attenzione in più, si risparmierebbe una cifra enorme. Digiwatt punta proprio ad accrescere la consapevolezza di ognuno di noi sui consumi quotidiani, assumere comportamenti più sostenibili, inquinare meno e, soprattutto, risparmiare”.

Come funziona Digiwatt

Una volta installato il sensore intelligente al quadro elettrico e scaricata l’applicazione sul proprio smartphone, l’utente riceve una serie di informazioni sui consumi disaggregati dei propri elettrodomestici. Un grafico restituisce informazioni, ad esempio, su quanto incide il consumo della lavatrice, del frigorifero, della lavastoviglie, dell’illuminazione e dell’elettronica di consumo e li confronta con i consumi di utenti simili iscritti al servizio.

Un’assistente intelligente, poi, indica se i propri livelli di consumo sono nella media o se sono troppo elevati, andando così ad intercettare eventuali anomalie e inviando notifiche in casi di particolare allerta o suggerendo comportamenti maggiormente virtuosi. All’interno dell’app si possono inserire i dati del proprio profilo tariffario, di modo da poter ottenere proposte alternative, che permettano di avere un risparmio maggiore sulla bolletta.

Digiwatt è fornito in abbonamento, sottoscrivibile attraverso il sito www.digiwatt.energy al costo di un caffè a settimana. Incluso nell’abbonamento viene fornito lo smart meter in comodato d’uso.

Digiwatt per le aziende

Veos digital ha creato una versione di Digiwatt anche per le aziende in grado non solo di disaggregare i consumi ma anche di predisporre in automatico l’accensione e lo spegnimento di pc o elettrodomestici nel caso fossero erroneamente stati dimenticati accesi. “Ci rivolgiamo principalmente ad aziende con oltre 40/50 dipendenti, in cui l’impatto dei dispositivi lasciati accesi o in stand by è realmente significativo e dove è necessario intervenire non solo per limitare i costi ma per aiutare le aziende a migliorare  i criteri ESG” afferma Geravini.

Digiwatt per le comunità energetiche

Digiwatt è un alleato estremamente utile per i membri delle comunità energetiche, in quanto è in grado di avere un controllo preciso e in tempo reale sui consumi di casa per massimizzare l’autoconsumo locale e l’incentivo erogato dal GSE. “Con Digiwatt stiamo preparando il campo ad una rivoluzione ormai imminente che porterà ad un cambiamento dello scenario energetico nel nostro Paese, caratterizzato da una maggiore decentralizzazione dovuta allo sviluppo delle fonti rinnovabili. La sfida è quella di saper gestire questa decentralizzazione per per ridurre lo stress alle infrastrutture energetiche. Poter disporre di informazioni precise e capillari, quasi millimetriche sui consumi, fa davvero la differenza e sarà la chiave per la vera trasformazione energetica che non può più essere rimandata.”.

Un team di sviluppo tutto italiano per la digitalizzazione del settore Energy

Digitwatt e i suoi algoritmi di intelligenza artificiale sono stati progettati e realizzati completamente all’interno della sede milanese di Veos Digital da un team di 15 persone tra sviluppatori e data scientist. “Siamo convinti che strumenti come Digiwatt saranno utilissimi per chi deve pianificare le risorse energetiche ed è proprio questa la nostra vision: fornire strumenti digitali in tempo reale attraverso dispositivi di uso comune come il proprio smartphone o il proprio PC per aiutare il contesto energetico a trasformarsi, rendendo davvero digitale il watt” – conclude Simone Geravini.

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