Nascono le Linee Guida sulla Dieta Mediterranea. Un documento, elaborato con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella sua promozione e applicazione, come strumento di prevenzione e nei vari contesti di intervento.
Quando si parla di Dieta Mediterranea non ci si limita ad indicare soltanto un regime alimentare, ma rappresenta piuttosto un vero e proprio stile di vita salutare e sostenibile.
Le sue radici affondano negli studi pionieristici di Ancel Keys, evolvendosi nel tempo con molteplici descrizioni e diverse piramidi alimentari.
Si contraddistingue per l’alto consumo di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta fresca, legumi, cereali integrali, frutta a guscio) e di olio d’oliva come fonte principale di grassi monoinsaturi.
Dal punto di vista concettuale, include abitudini alimentari consapevoli, come la scelta di prodotti alimentari a chilometro zero e provenienti da filiera corta e stagionali, attività fisica regolare, adeguato riposo, convivialità e socialità.
Le potenzialità di cura e terapia della Dieta Mediterranea: le Linee Guida
Partendo da evidenze scientifiche che testimoniano gli effetti positivi della Dieta Mediterranea e al fine di definire gli standard della sua definizione e delle sue varie applicazioni, sono state elaborate le prime Linee Guida sulla Dieta Mediterranea.
Queste sono promosse dalla Fondazione Dieta Mediterranea, dalla Società Italiana Nutrizione artificiale e metabolismo (SINPE) e dalla Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità.
Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrinometaboliche e dell’invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità, ha commentato sottolineando come “Le linee guida sulla Dieta Mediterranea mirano a promuovere uno stile di vita sano, basato sull’equilibrio nutrizionale e sulla sostenibilità ambientale.
Le raccomandazioni alimentari sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta”.
Cosa contengono le Linee Guida sulla Dieta Mediterranea
Il documento risponde a dieci domande, da ‘Qual è l’efficacia della Dieta Mediterranea nel ridurre la mortalità’ a ‘La Dieta Mediterranea è sostenibile?’. Per la sua realizzazione hanno contribuito oltre 20 Società Scientifiche nazionali e stakeholder.
È il risultato di un’approfondita analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre 50 raccomandazioni sull’impatto su mortalità, malattie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche, metaboliche, muscolo-scheletriche, fragilità e disabilità nell’anziano, malattie autoimmuni, malattie della gravidanza, con un’indicazione di quanto forti siano le evidenze sull’efficacia. Inoltre, presenti quesiti specifici per definire attualmente cos’è la Dieta Mediterranea e i benefici economici.
Il contenuto è destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella sua promozione e applicazione, come strumento di prevenzione in qualsiasi setting di cura e presa in carico, così come nei vari contesti di intervento.
Inoltre, le raccomandazioni contenute nel documento sono rivolte anche ai decisori politici e ai responsabili di strutture sanitarie, sociali ed educative.
Nicola Veronese della Saint Camillus International University of Health Sciences ha aggiunto che “La Dieta Mediterranea che ha non è solo un patrimonio culturale, ma rappresenta un modello alimentare riconosciuto dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità. Con queste nuove linee guida si intende rafforzare il suo ruolo nella prevenzione, a diversi livelli, e nella promozione della salute pubblica”.
Gli ambiti medici dove sono evidenti e documentati i benefici
Numerosi ambiti di intervento medico testimoniano l’efficacia della Dieta Mediterranea:
Malattie Cardiovascolari: riduce l’incidenza di arteriopatia periferica, fibrillazione atriale e ictus, mazione cronica. Inoltre, la Dieta Mediterranea riduce la mortalità per cause cardiovascolari.
Patologie Oncologiche: diminuisce il rischio di numerosi tumori, come tumore al colon-retto, mammella, fegato, stomaco e polmone, con un effetto protettivo dovuto all’alto consumo di fibre, antiossidanti e grassi sani.
Diabete e Patologie Metaboliche: favorisce il controllo glicemico, riduce il rischio di diabete tipo 2 e migliora la resistenza all’insulina.
Obesità e Sovrappeso: contribuisce a mantenere un peso normale, riducendo l’accumulo di grasso viscerale e migliorando il profilo lipidico.
Salute Neurocognitiva: riduce l’incidenza di malattia di Alzheimer, Parkinson e depressione, grazie all’apporto di acidi grassi polinsaturi, vitamine e minerali.
Osteoporosi e Fragilità: contribuisce alla salute ossea, riducendo il rischio di fratture grazie all’apporto di calcio, vitamina D e antiossidanti.
Sarcopenia: concorre a preservare la massa muscolare negli anziani, migliorando la forza fisica e la qualità della vita.
Artrosi: migliora il dolore e la funzionalità articolare nei pazienti con artrosi, attribuibile alle proprietà antinfiammatorie dell’olio d’oliva e degli acidi grassi polinsaturi
Salute Materno-Infantile: nelle donne in gravidanza, la Dieta Mediterranea è associata a un minor rischio di diabete gestazionale, preeclampsia, parto pretermine e basso peso neonatale.