Alfio e Fiocco insieme intraprendono un cammino per scoprire tanti luoghi unici in Friuli Venezia Giulia, un esperienza di conoscenza, libertà e natura. Grazie a Fiocco, un asinello intelligente e riflessivo, Alfio comprende che la meta è il viaggio stesso. Di Asini e di Boschi
Cosa ti trasmettono gli alberi, quando li accarezzi? E cosa raccontano gli occhi di un animale libero di manifestare la propria natura? Interrogativi che da soli anticipano il contenuto del libro Di asini e di boschi, il mio ritorno al selvatico di Alfio Scandurra (2020, Ediciclo, pp.176, 15 euro).
Alfio ha iniziato a vedere il mondo in modo diverso. A saper rallentare, a non darsi una meta, a “perdere tempo”, perché il tempo senza aspettative dilata la nostra ricchezza interiore, ad abbandonarsi nei boschi senza paura, a volte fuori dai sentieri battuti, immergendosi nella bellezza della natura, riallineandosi con il suo lato selvatico.
Alfio Scandurra, nato a Pordenone, amante della natura e dei boschi da sempre, è un giardiniere specializzato nella potatura dei grandi alberi in tree climbing. Fin da piccolo si prende cura delle piante e degli animali che lo circondano osservando il loro comportamento per capire di più il loro mondo.
Perchè la bellezza è negli occhi di chi sa guardare. Alfio trascorre le vacanze estive dai nonni ad Acireale in un casolare di campagna. Aiuta il nonno a bagnare i limoni. Un tempo dilatato fatto di gioco ed esperienza in contatto con la natura. Un amore mai finito.
Attualmente vive in campagna in provincia di Pordenone, circondato da piante e animali. Andare di corsa per raggiungere un obiettivo sono le priorità del lavoratore e dell’ex giocatore di rugby, ma con l’arrivo di Fiocco, un animale grande dagli occhi buoni, tutto cambia. Un’ importante amicizia che ha salvato entrambi.
Fiocco chi sei tu veramente?
Per quale scopo sei entrato nella mia vita
cambiandomi in modo così radicale?
Essere mite e profondo, tenace e dal passo sicuro,
di zoccoli forti hai scoperchiato il mio io nascosto,
hai rivelato la mia forza e, in silenzio, mi hai
condotto alla mia anima…
(La dedica di Alfio a Fiocco)
Con brevi “Appunti di viaggio” in cui si rivolge a Fiocco come se fosse un dono, Alfio introduce i capitoli di vagabondaggio immersi nella natura di una regione, il Friuli Venezia Giulia, dalla biodiversità incredibile. Un racconto di vita. Il capitolo dedicato alla pianura dei magredi è una vera scoperta.
Passeggiare nel boschi, correre in un prato, ascoltare il cinguettio degli uccelli, incontrare animali selvatici sono cose che nella civiltà non possiamo provare ma che assicurano momenti indimenticabili. Come si legge nel libro“Quando siamo in un bosco, con migliaia di piante, siamo immersi in un ambiente dove il flusso vitale è enorme e tutta questa energia ci calma. Basta sapere ascoltare. Gli alberi sono gli esseri più forti, più resistenti, più longevi e più grandi della terra”. Il bosco come luogo misterioso ad un passo dal sacro, che inquieta ma propizia anche una grande pace.
Vivere e viaggiare lentamente, a piedi. Tornare alle origini, accontentarci di quello che la natura ci offre senza legarci ai beni materiali per avere sempre di più, perché la vera ricchezza è dentro di noi. Un viaggio di scoperta, di libertà, un trekking della gratitudine.
Fiocco insegna ad Alfio a rallentare per godere del momento, non c’è fretta ma solo il tempo di stare insieme per conoscersi. Il rapporto con Fiocco è maturato nel tempo, ritornando ad una vita antica, fatta di fuochi accesi, accampamenti, silenzi e voci del bosco.
Da segnalare, inoltre, le belle foto di Daniele Salviato che illustrano il vagabondare curioso di Alfio e Fiocco, e l’interessante bibliografia, ricca di suggerimenti.
Venerdì 10 luglio: incontro con Alfio Scandurra – Di Asini e di Boschi – Notti di mezza Estate / Roveredo in Piano (PN)
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Foto per gentile concessione di Daniele Salviato
Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.