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La nuova frontiera del crowdfunding energetico

La nuova frontiera del crowdfunding energetico
Foto Riccardo Annandale on Unsplash

Sì, è propria una frontiera tutta nuova quella del crowdfunding energetico: ogni cittadino può finanziare impianti di energie rinnovabili, dalla cui vendita avere ricavi

Il meccanismo del crowdfunding energetico è come quello che avviene per gli altri settori: raccogliere fondi attraverso piccole cifre via Internet. Dunque, ciascuno di noi può essere in prima linea anche in questo versante per raggiungere quel cambiamento che prenderà sempre più le distanze dalle fonti energetiche fossili a favore di quelle rinnovabili. Insomma, utenti-consumatori ma pure investitori, con l’obiettivo (anche) di ridisegnare un nuovo stretto legame tra cittadini, comunità locali, territorio ed imprese, proprio grazie alla possibilità di supportare finanziariamente nuovi progetti di produzione di energia.

Un convegno sul crowdfunding energetico

In proposito, il 14 marzo, sul tema ci sarà un convegno all’Università Bocconi (AULA AS03 in  via Roentgen 1). Tra gli oratori, Chiara Candelise, economista, ricercatrice presso il Green, Centro di Ricerca sulla geografia, le risorse naturali, l’ambiente, l’energia e le reti della stessa Bocconi: già da tempo si occupa del crowdfunding energetico e ha curato un recente studio, pubblicato da Euro Heat and Power (e finanziato dal progetto europeo H2020 TEMPO), in cui sono identificate 29 piattaforme di crowdfunding nel mondo ad oggi operative e dedicate a investimenti energetici. Del resto, l’interesse verso progetti finanziati sulle piattaforme, che ha preso il via attorno al 2012, è cresciuto con costanza negli anni, fino a superare al dicembre 2017 il numero di 800 per un totale di oltre 300 milioni di euro investiti. Con rendimenti che possono oscillare tra il 4 e il 9%.

Gli sviluppi maggiori in Europa sono in Gran Bretagna, Francia, Olanda e Germania e riguardano investimenti in progetti di energia rinnovabile  quali solare, eolico, biomassa. Tra tutti, è il solare fotovoltaico la tipologia più frequente e rappresenta il 70% del totale finanziato. Mentre si stanno affacciando progetti di crowdfunding nelle energie da fonti marine e geotermiche.

Crowdfunding energetico in Italia

In Italia l’atmosfera circa il crowdfunding energetico è ancora timida ma c’è da pensare che crescerà. Chiara Candelise è (assieme all’imprenditore Fabio Malanchini) una dei fondatori della piattaforma Ecomill, animata dai valori della sostenibilità ambientale e dell’inclusione e si inserisce nel filone della disintermediazione dei prodotti finanziari, favorendo l’accesso a investimenti altrimenti non avvicinabili dal piccolo investitore.

I protagonisti collettivi sono rappresentati da un network di attori che include appunto investitori, imprese, istituzioni, finanza, associazioni e autorità locali operanti nel mondo della sostenibilità e dell’economia partecipativa.

Se ai cittadini investitori Ecomill consente di investire e contribuire allo sviluppo di iniziative ad ampio potenziale ambientale e sociale, ai promotori di progetti imprenditoriali offre accesso al capitale, fornendo un canale innovativo e alternativo di finanziamento.

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