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Comuni Plastic Free 2025, sono 122 premiati oggi a Montecitorio

Comuni Plastic Free 2025, sono 122 premiati oggi a Montecitorio
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Sensibilizzazione sul territorio, lotta contro abbandoni illeciti e raccolta virtuosa, l’impegno delle amministrazioni locali per un ambiente più pulito.

Finalmente c’è chi ha deciso che è il momento di non stare soltanto a guardare e di fare qualcosa di concreto in un’epoca in cui l’inquinamento da plastica minaccia ecosistemi e città.

Sono 122 i comuni Plastic Free 2025 che dicendo basta alla plastica, si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, la promozione di comportamenti responsabili, le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani.

Per questi comuni virtuosi il riconoscimento arriva da Plastic Free Onlus, l’organizzazione che dal 2019 lavora per contrastare il degrado ambientale causato dalla plastica.

L’elenco dei comuni composto da borghi, paesi e città italiane che hanno superato la valutazione di Plastic Free Onlus, basata su ben 23 punti, è stato rivelato oggi 4 febbraio presso la Sala Stampa a Montecitorio, alla presenza dell’On. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati, e dei vertici dell’associazione ambientalista.

Un riconoscimento assegnato ai borghi, paesi e città italiane che si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, per la promozione di comportamenti responsabili e le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani.

Diventare un Comune Plastic Free, infatti, significa aver superato il rigoroso iter di valutazione elaborato da Plastic Free Onlus, associazione ambientalista attiva dal 2019 nel contrasto all’abuso e alla dispersione della plastica nell’ambiente, che ne verifica le azioni messe in campo da ogni amministrazione candidata.

“Sono molto orgoglioso che la nostra iniziativa cresca ogni anno. I Comuni che si sottopongono alla nostra valutazione dimostrano che il cambiamento è possibile”, ha dichiarato Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus.

“Nel 2024, a raggiungere l’ambito traguardo sono stati 111 Comuni italiani e ogni anno la partecipazione aumenta – prosegue Luca De Gaetano Un chiaro segnale di come gli enti locali siano sempre più attenti e consapevoli del proprio ruolo a tutela dell’ambiente ma anche un riconoscimento al lavoro di sensibilizzazione continua e concreta portata avanti dai nostri oltre 1.000 referenti diffusi sul territorio nazionale, in grado di coinvolgere più di 260.000 volontari in pulizia ambientali, iniziative nelle scuole e nel sociale. Ringraziamo per l’ospitalità il presidente Mauro Rotelli – conclude De Gaetano – con cui è in atto un dialogo proficuo per sostenere, anche sul fronte parlamentare, le nostre battaglie e invitiamo un numero crescente di amministrazioni ad essere protagoniste di un cambiamento in positivo a beneficio delle proprie comunità”.

Comune Plastic Free, i 23 criteri

Per poter essere classificato Comune Plastic Free è necessario superare la valutazione di 23 criteri rigorosi, tra cui la gestione dei rifiuti urbani, le campagne di sensibilizzazione e la lotta all’abbandono illecito. Il punteggio con cui vengono premiati i Comuni va da 1 a 3 tartarughe, simbolo della lotta per la tutela dell’ambiente. A Napoli la cerimonia ufficiale di consegna degli attestati l’8 marzo.

La rivoluzione verde, chi la guida?

A guidare la classifica della rivoluzione verde è l’Abruzzo, con 16 amministrazioni virtuose, seguita da Sicilia (14), Puglia e Veneto (12).  Ma anche le grandi città stanno facendo la loro parte: Milano, Bari, Pisa, Bergamo e Ferrara sono tra i centri urbani che si sono distinti per l’efficacia delle loro azioni.

Ci sono anche piccoli borghi e realtà locali stanno facendo la differenza come Tortoreto (Abruzzo), Scicli (Sicilia) e Castiglione del Lago (Umbria) dimostrano che anche le comunità più piccole possono adottare strategie vincenti.

L’azione di sensibilizzazione è fondamentale per il successo dell’iniziativa. “Il problema non è la plastica in sé, ma il suo abbandono incontrollato”, ha sottolineato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera. “Il coinvolgimento delle scuole, dei cittadini e delle imprese locali è essenziale per una transizione duratura verso un mondo Plastic Free”.

Il costo ambientale dell’inquinamento

Ogni anno, tra 7 e 13 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, contribuendo alla formazione di enormi isole di rifiuti galleggianti. Secondo i dati raccolti dal Copernicus Marine Service, oltre 120 milioni di tonnellate di plastica si trovano nei nostri mari.

La minaccio della plastica è molto grave per la nostra biodiversità marina. Ogni anno, tra 5.000 e 15.000 tartarughe restano impigliate nei rifiuti plastici solo nell’Australia settentrionale, mentre l’inquinamento aumenta il rischio di malattie nei coralli dal 4% all’89%. Il costo ambientale ed economico è molto alto: si stima un costo tra 2.500 e 28.000 euro per tonnellata dispersa in mare.

Quindi i Comuni Plastic Free rappresentano un valore ancora più significativo per il contrasto della plastica al fine di proteggere gli ecosistemi, ridurre i costi ambientali e migliorare la qualità della vita delle comunità.

I 122 Comuni, la lista

Abruzzo: San Salvo e Vasto (CH); Bussi sul Tirino e Pescara (PE); Alba Adriatica, Castiglione Messer Raimondo, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Nereto, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Silvi, Torano Nuovo e Tortoreto (TE);

Calabria: Girifalco e Montepaone (CZ); Diamante, Paola e Tortora (CS); Jonadi e Parghelia (VV);

Campania: Benevento (BN); Caiazzo, Cesa, Falciano del Massico e Succivo (CE); Bacoli, Gragnano, Pomigliano d’Arco e Pompei (NA); Agropoli (SA);

Emilia-Romagna: Ferrara e Terre del Reno (FE); Longiano (FC);

Lazio: Pofì (FR); Latina, Sermoneta e Sperlonga (LT); Colleferro (RM); Viterbo (VT);

Liguria: Imperia (IM); Castelnuovo Magra (SP); Celle Ligure e Millesimo (SV);

Lombardia: Bergamo (BG); Gussago (BS); Borgo Virgilio (MN); Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Milano (MI); Lissone, Villasanta, Vimercate (MB); Pavia (PV);

Marche: Agugliano, Ancona, Polverigi e Sirolo (AN); Fermo (FM);

Molise: Petacciato e Termoli (CB), Capracotta (IS);

Piemonte: Pianezza e Rivalta di Torino (TO);

Puglia: Acquaviva delle Fonti, Bari, Cassano delle Murge, Gioia del Colle, Mola di Bari, Monopoli (BA); Ceglie Messapica e Fasano (BR); Castro (LE); Castellaneta, Manduria e Mottola (TA);

Sardegna: Oristano (OR); Aglientu, Badesi e Castelsardo (SS); Teulada (SU);

Sicilia: Favara (AG); Caltanissetta (CL); Belpasso e Camporotondo Etneo (CT); Enna (EN); Furci Siculo, Roccalumera e Santa Teresa di Riva (ME); Cefalù (PA); Modica e Scicli (RG); Avola (SR); Mazara del Vallo e San Vito Lo Capo (TP);

Toscana: Empoli (FI); Follonica (GR); Pisa e Vicopisano (PI);

Trentino-Alto Adige: Merano e Salorno (BZ); Lavis, Pergine Valsugana, Sant’Orsola Terme e Vallelaghi (TN);

Umbria: Castiglione del Lago e Corciano (PG); Narni (TR);

Veneto: Cittadella, Fontaniva e Padova (PD); Pontecchio Polesine e Taglio di Po (RO); Carbonera (TV); Caorle, Jesolo, Marcon e Mira (VE); San Pietro di Morubio (VR); Vicenza (VI).

Photo Credit: Depositphotos.

Germana Ferrante

Giornalista, Caporedattrice e responsabile della comunicazione per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso. Svolge la professione di giornalista sulle tematiche ambientali e della sostenibilità online, settori che negli ultimi anni hanno avuto una crescita tale da acquisire importanza primaria. Tra le varie passioni ci sono la fotografia, i viaggi alla scoperta delle varie culture del mondo, gli animali pelosetti, la lettura e la cucina di cui intende portare avanti la tradizione con un pizzico di innovazione sul suo sito personale Mind Cucina e Gusto (www.mindcucinaegusto.com). g.ferrante@greenplanetnews.it.
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