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Case green, accordo su direttiva Ue: stop alle caldaie a gas al 2040

Case green, accordo su direttiva Ue: stop alle caldaie a gas al 2040
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Il provvedimento finale ha stabilito che saranno i singoli Stati membri a garantire la riduzione del consumo medio di energia del 16% del patrimonio edilizio residenziale nel 2030.

Finalmente a Bruxelles fumata bianca: le istituzioni europee hanno raggiunto l’accordo sulla riforma della direttiva per le prestazioni energetiche degli edifici.

L’accordo prevede la garanzia da parte degli Stati membri della riduzione del consumo medio di energia del parco edilizio residenziale del 16% nel 2030 e del 26% nel 2035. Il 55% della riduzione energetica dovrà essere ottenuta attraverso la ristrutturazione degli edifici con le performance peggiori.

Gli ultimi punti rimasti in sospeso sono stati formalizzati dopo circa due ore di negoziato. La nuova intesa determina un iter Ue per raggiungere un parco edifici neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

Ad ottobre era già stato raggiunto un accordo sul punto più controverso della direttiva: invece dei requisiti di ristrutturazione Ue per i singoli edifici basati su classi energetiche armonizzate, il testo di compromesso prevedeva un approccio basato sulla media sull’intero patrimonio edilizio.

Il Parlamento Europeo al tal proposito aveva stabilito il mantenimento del principio che gli Stati membri dovessero intervenire prima sugli edifici più inefficienti. Di contro gli Stati riuscivano ad ottenere la flessibilità richiesta nella loro posizione negoziale.

Il nuovo accordo ha stabilito gli obiettivi intermedi di risparmio di energia per l’intero patrimonio edilizio dei Paesi membri.

L’accordo Ue sulle case green

Gli Stati membri garantiranno che il patrimonio edilizio residenziale riduca il consumo medio di energia del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035. Il 55% della riduzione energetica dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori.

L’obbligo di installazione dei pannelli solari sugli edifici è previsto soltanto per gli edifici pubblici e quelli non-residenziali di grossa stazza, con eccezioni, escludendo quelli residenziali.

La data di eliminazione delle caldaie a combustibili fossili nelle abitazioni viene posticipata dal 2035 al 2040.

Quindi gli obiettivi principali della nuova direttiva sono che vengano trasformati in edifici a emissioni zero entro il 2030 tutti i nuovi edifici e entro il 2050 il patrimonio edilizio esistente.

Photo Credit: Depositphotos.

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