Si aggiunge alla detrazione del 19% per le spese veterinarie e può essere richiesta da chiunque paga, anche senza essere il proprietario.
Finalmente nel 2024 il Bonus animali domestici è realtà. Arriva il decreto volto ad aiutare i proprietari di animali domestici nelle visite veterinarie e nelle cure del proprio cane, gatto e animale da compagnia.
Sono ormai davvero molte le persone in Italia che hanno scelto di prendersi cura di un animale domestico, in particolar modo di cani e gatti, ma anche furetti, conigli, pesci e roditori.
Per quanto riguarda i cani, gatti e furetti sono previste regole ben precise. Devono infatti possedere il microchip e essere registrati all’Anagrafe degli Animali d’Affezione, anagrafe istituita con la legge 281 del 14 agosto 1991. Si tratta di un apposito registro nazionale dei cani, gatti e furetti identificati appunto con microchip in Italia.
Avere un animale domestico apporta benessere per l’uomo che può godere della compagnia e affetto di questi dolci animali, gli effetti benefici della pet therapy sono conosciuti a tutti. Oltre ad essere benefico però, rappresenta anche un impegno di responsabilità per prendersi cura del proprio animale nel giusto modo al fine di garantirgli una buona vita.
Beneficiare quindi, di un bonus economico rappresenta un aiuto in più a rendere più agevole la cura dei piccoli pet.
Gli animali d’affezione o da compagnia
Gli animali d’affezione o da compagnia sono così definiti dall’art. 1, comma 2, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 28/02/2003 che spiega cosa si intende per animale d’affezione:
“Ai fini del presente accordo, si intende per “animale da compagnia”: ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione, e impiegati nella pubblicità.”
Bonus animali domestici 2024, cos’è
La gestione del bonus per gli animali domestici spetta al Ministero della Salute e ha l’obiettivo di “sostenere i proprietari di animali d’affezione nelle spese relative a visite veterinarie, interventi chirurgici e acquisto di farmaci veterinari”.
L’importo messo a disposizione dei cittadini ammonta a 250.000 euro per ciascuno degli anni 2024-2026.
Le spese che per le quali può essere richiesto il sostegno sono quelle relative a visite veterinarie, operazioni chirurgiche veterinarie, acquisto di farmaci per i propri animali da compagnia.
Il bonus prevede i seguenti requisiti:
- Isee sarà fissato a 16.215 euro,
- è riservato solo ai proprietari con più di 65 anni;
- servirà solamente per sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari.
A definire gli ulteriori requisiti, dei criteri di ripartizione e delle modalità di accesso al fondo sarà comunque un decreto ministeriale emanato entro la fine del mese di marzo.
Come ricevere il bonus
Per fare richiesta e ricevere il sostegno bisognerà aspettare fine marzo. Ci sono, infatti, 90 giorni di tempo dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio per formalizzare il tutto con un decreto del Ministero della Salute.
Il bonus, la detrazione per le spese veterinarie
Il nuovo bonus anche se abbastanza limitato, si aggiunge all’agevolazione fiscale per le spese veterinarie, da usufruire direttamente con la presentazione della dichiarazione dei redditi.
La detrazione è pari al 19% su un importo massimo di spesa di 550 euro, al netto della franchigia di 129,11 euro, da calcolare quindi su 420,89 euro. In un anno la detrazione massima è di 79,96 euro.
Indipendentemente dal numero di animali posseduti, il limite massimo di spesa deve essere riferito alle spese veterinarie complessivamente sostenute dal contribuente che richiede la detrazione.
Possono essere detratti anche i medicinali veterinari acquistabili senza ricetta e quelli acquistabili presso i negozi specializzati per animali, come antiparassitari e disinfestanti per uso esterno.
Non rientrano invece nella detrazione le spese sostenute per i mangimi speciali, anche se prescritti dal veterinario, poiché non possono essere considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare, analogamente alle spese di acquisto di integratori alimentari per l’uomo.
Spese previste anche ai non proprietari
La detrazione per le spese veterinarie, a prescindere dal fatto che sia o meno il proprietario dell’animale, viene riconosciuta alla persona che ha materialmente pagato la prestazione o i farmaci.
Una condizione importante questa che permette di sfruttare al massimo l’agevolazione all’interno della famiglia visto che tutti possono contribuire al mantenimento e benessere dell’animale di casa.
Basta essere in possesso della fattura che riporti i propri dati fiscali, o lo scontrino, sempre con il codice fiscale di chi sostiene la spesa, con la quantità e la natura dei medicinali acquistati e la detrazione sarò possibile.
Se le spese dei farmaci e le prestazioni rese dai veterinari verranno effettuate nelle strutture accreditate è ammesso anche il pagamento in contanti. In tutti gli altri casi dovranno essere utilizzati strumenti tracciabili come bonifici o carte di credito.
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