In quella funesta mattina dell’11 settembre 2001, quattro aerei di linea appartenenti a due delle maggiori compagnie aeree statunitensi (United Airlines e American Airlines) furono dirottati da 19 terroristi appartenenti ad al-Qaida. Questa la versione ufficiale.
Due aerei (il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175) si schiantarono rispettivamente contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center, nel quartiere della Lower Manhattan a New York.
Nel giro di 1 ora e 42 minuti, entrambe le torri crollarono.
I detriti e gli incendi causarono poi il crollo parziale o totale di tutti gli altri edifici del complesso del World Trade Center.
Un terzo aereo, il volo American Airlines 77, fu fatto schiantare contro il Pentagono, sede del Dipartimento di Difesa, nella contea di Arlington in Virginia. L’attacco causò il crollo della facciata ovest dell’edificio.
Il quarto aereo, il volo United Airlines 93, fatto inizialmente dirigere verso Washington, precipitò invece in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di una rivolta dei passeggeri.
Le immagini fecero in brevissimo tempo il giro del mondo, entrando in tutte le casa, trasmesse dalle reti televisive. Il primo pensiero andò ad uno spaventoso incidente, ad un errore umano di manovra. Ma quando le immagini in diretta mostrarono il secondo aereo infilarsi nella seconda torre non ci furono più dubbi, New York l’11 settembre 2001 era vittima di un feroce attentato.
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