Artigiano in Fiera per una festa di sapori nel mondo. Si apre sabato primo dicembre a Fieramilano Artigiano in Fiera. La “nove giorni dell’artigianato”, proietterà i visitatori verso un percorso a tappe
Dall’Italia all’Europa, dall’Africa all’Asia, fino al continente americano, i visitatori potranno apprezzare prodotti autentici, originali e di qualità. Autentici perché escludono qualsiasi forma di imitazione; originali perché unici; di qualità perché richiamano valori e tradizioni di un territorio, nel rispetto dell’ambiente.
Quaranta ristoranti da cento Paesi
Assoluta protagonista sarà anche l’enogastronomia, una vera e propria festa dei sapori nel mondo. Oltre 40 i ristoranti – italiani e internazionali – proporranno menù con diverse combinazioni per tutti i gusti e palati: dai pizzoccheri della Valtellina, preparati in ossequio alla tradizione promossa dall’Accademia di Teglio, agli agnolotti piemontesi, dalla pita greca ai nachos messicani.
I visitatori potranno degustare, tra i numerosi prodotti proposti, la carne “bio” di razza maremmana (l’unica allevata ancora allo stato brado nei pascoli che si estendono tra la bassa Toscana e l’alto Lazio), il Churrasco brasiliano, l’entrecote di bovino argentino e, per la prima volta, la cucina carioca a base di pesce.
Artimondo Restaurant
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna Artimondo Restaurant, lo spazio dedicato alle migliori ricette del made in Italy, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, che vedrà all’opera la Nazionale italiana degli chef. Un accostamento tra due realtà che, insieme, daranno vita a un “connubio” del gusto che toccherà alcune delle più importanti tipicità italiane, preparate con prodotti naturali sapientemente trasformati dalle mani degli artigiani.
La pizza protagonista
Tra le grandi novità, la presenza dell’Associazione pizzaiuoli napoletani che, anche all’Artigiano in Fiera, continuerà la sua opera di tutela e di promozione della ricetta originale della pizza. Un simbolo della nostra cultura alimentare che, grazie alla collaborazione tra l’Associazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “specialità tradizionale garantita” dall’Unione Europea. L’associazione pizzaiuoli napoletani, attualmente, lavora anche per far rientrare l’arte della pizza napoletana tra i beni riconosciuti dell’Unesco quali patrimonio dell’umanità.