Eccoci giunti al secondo sciopero globale per il clima. Dopo 3 anni dalla firma dell’Accordo di Parigi, sono sempre più numerosi i cittadini che vogliono aria più pulita, meno plastica negli oceani, più energia da fonti rinnovabili, insomma un futuro sostenibile
Il prossimo 24 maggio è un evento per tutti, studenti, professori, famiglie, un evento pacifico e non violento, un appello ad una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale.
Sciopero globale, alcuni studi
Ci vogliono alcune linee guida per proclamare l’emergenza climatica e scolastica nelle scuole. L’appello dei Teachers for future Italianon è rivolto solo al mondo scolastico ma anche a quello dell’arte e dello spettacolo perché prendano posizione e alle organizzazioni sindacali di categoria perché sostengano la protesta.
Per evitare possibili disastri, gli scienziati sottolineano che il riscaldamento globale non deve superare 1.5°C. La comunità scientifica, è unanime nel riconoscere i problemi collegati al clima. In questi giorni, su pressione dei cittadini britannici e della loro disobbedienza civile, la Gran Bretagna è entrata in stato di emergenza climatico.
Da ricordare, inoltre, il nuovo preoccupante rapporto dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) che annuncia la minaccia dell’estinzione per un milione di specie viventi.
L’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) concede all’umanità una ridottissima finestra di tempo, di qui al 2030 e poi al 2050, per il raggiungimento di zero emissioni complessive di gas climalteranti.
Con un occhio alle elezioni europee del 26 maggio
Molti italiani, secondo un nuovo sondaggio commissionato dalla European Climate Foundation e condotto da IPSOS MORI, crede che gli impegni sul clima e l’ambiente saranno un fattore decisivo per scegliere per chi votare alle prossime elezioni europee.