Amianto: una realtà che in Italia si combatte da anni con azioni di bonifica per tutti i siti pubblici e privati contaminati, con particolare attenzione a luoghi sensibili quali ospedali, scuole, uffici pubblici
Un rischio da tenere costantemente sotto controllo, soprattutto guardando al rischio quale conseguenza dello stato di degrado dei materiali nel corso degli anni. In caso di fratture o sbriciolamento dell’amianto è importante intervenire tempestivamente evitando rischi per l’ambiente e di conseguenza per la salute dell’uomo.
Le fibre che si disperdono nell’aria sono estremamente leggere e ciò favorisce una loro permanenza nell’atmosfera per molto tempo. Il limite fissato dall’OMS , l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si riferisce a fibre di amianto con lunghezza >5 μm (micrometri), diametro <3 μm e rapporto dimensionale lunghezza/diametro >3 μm. Quindi si comprende quanto importante sia un intervento tempestivo per la salute di tutti.
Una misura che sembra andare nella direzione giusta nasce da una convenzione tra Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, ed il Ministero dell’Ambiente. Con uno stanziamento previsto di 8 milioni di euro ed una durata di 63 mesi, è partita dal primo gennaio un’azione di mappatura degli edifici pubblici che contengono amianto e la digitalizzazione e catalogazione degli atti sulle bonifiche della Direzione generale del Ministero dell’Ambiente. Le risorse economiche sono state individuate nell’ambito del Piano operativo ambiente FSC 2014/2020, cioè il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il ciclo di programmazione 2014-2020.
L’obiettivo è appunto la sistematizzazione della mappatura delle coperture degli edifici pubblici contenenti amianto, per rendere accessibili i dati agli addetti ai lavori mediante un unico applicativo informatico. Parallelamente, sarà realizzata la digitalizzazione dell’archivio cartaceo della Direzione Risanamento ambientale, che semplificherà il controllo della documentazione relativa ai singoli procedimenti.
Come sottolineato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Potenziare gli interventi di risanamento ambientale, dalle bonifiche dei siti inquinati alla rimozione dell’amianto, è tra le priorità dell’azione di governo. Gli 8 milioni di euro per la mappatura degli edifici che contengono amianto e la digitalizzazione dell’archivio della Direzione ministeriale che si occupa di bonifiche sono uno strumento utile nell’ambito delle azioni di risanamento del territorio e del coordinamento e disponibilità dei dati, punto di partenza per interventi mirati”.
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