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AMBIENTI 1956-2010: la mostra che racconta le donne nell’arte

AMBIENTI 1956-2010: la mostra che racconta le donne nell'arte
AMBIENTI 1956-2010: la mostra che racconta le donne nell'arte

Roma, una città che incanta con la sua bellezza senza tempo, accoglie visitatori da tutto il mondo con il suo ricco patrimonio artistico, le sue magnifiche piazze e i suoi antichi monumenti. Ogni angolo di questa città racconta una storia millenaria, offrendo un viaggio indimenticabile nel cuore dell’arte, della storia e della cultura. Dal 10 aprile 2024 il Museo MAXXI ospiterà un grande progetto espositivo: AMBIENTI 1956-2010. Environments by Women Artists II, un’esposizione volta a mettere in luce l’importante ruolo femminile nella storia delle opere d’arte tridimensionali ed immersive. 

Roma è una città museo dove ogni angolo, scorcio e vicolo racconta l’incredibile storia dell’Impero Romano: dai maestosi resti del Colosseo alla splendida Basilica di San Pietro, dai ponti sospesi sul Tevere alle piazze dal patrimonio culturale e artistico inestimabile, ogni passo in questa città è un incontro con l’arte e la storia che, in un modo o nell’altro, hanno plasmato il mondo occidentale. La Capitale vive nel passato ma anche nel futuro, riesce a mantenere intatto il suo fascino secolare senza chiudersi all’avanguardia, Roma è quella città dove le testimonianze millenarie si fondono armoniosamente con la vibrante arte contemporanea.

Questa città offre la possibilità di fare un viaggio indimenticabile attraverso i secoli con esperienze che abbracciano l’arte e l’innovazione. A testimonianza di questo connubio straordinario, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, ha dato il via ad un programma espositivo “multidisciplinare” che unisce arti visive, architettura, design ma anche musica, cinema, danza e teatro, con l’obiettivo di donare a tutti i visitatori una panoramica quanto più completa dell’espressione artistica contemporanea.

La prima mostra che inaugura questa stagione è AMBIENTI 1956-2010. Environments by Women Artists II, un’indagine sull’importante e fondamentale contributo femminile alla storia dell’ambiente e secondo capitolo del progetto Inside Other Spaces. Environments by Women Artists 1956–1976.

La mostra, a cura di Andrea Lissoni, Marina Pugliese, Francesco Stocchi ed in collaborazione con il Museo Haus der Kunst di Monaco, amplifica la cronologia arrivando fino al 2010 anno del completamento dell’architettura del Museo progettato da Zaha Hadid. Nella rassegna, che occuperà l’intero primo piano del museo e i suoi spazi esterni, saranno esposte opere ambientali, in cui architettura, design e arti visive si fondono ed opere tridimensionali ed immersive che si attivano e si completano grazie alla presenza del pubblico.

Accanto alle raffigurazioni di Judy Chicago, artista femminista le cui opere si basano sul minimalismo, a quelle di Lygia Clark, maestra brasiliana nota per i suoi capolavori di pittura e installazione e alle opere di Laura Grisi, Aleksandra Kasuba, Léa Lublin, Marta Minujín, Tania Mouraud, Nanda Vigo, Tsuruko Yamazaki, esponenti del primo capitolo, in questo secondo atto si potranno ammirare i capolavori creati da Monica Bonvicini, artista poliedrica italiana di fama internazionale le cui opere spaziano dalla scultura all’installazione, dalla video arte alla fotografia, esplorando temi di genere, potere e spazio, le creazioni di Aleksandra Kasuba, uno dei miglior talenti nel mondo dell’arte contemporanea: le sue installazioni, che sfidano i limiti del creatività e immaginazione e hanno la capacità di fondere elementi di natura, tecnologia ed emozioni umane, hanno catturato l’attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo.

O anche le creazioni di Pipilotti Rist, artista svizzera eccellenza della video-arte e di Martha Rosler, fotografa statunitense che ha dedicato la sua carriera artistica all’assemblaggio di elementi trovati, costruendo piccoli ambienti con oggetti di uso quotidiano. La sala Gian Ferrari e la piazza del MAXXI accoglieranno anche le opere di Micol AssaëlKimsooja, Christina Kubisch, Nalini Malani e Esther Stocker.

Donne nell’arte a sintetizzare tutto il fascino della loro creatività. Osservare, ammirare e contemplare questi capolavori sarà come immergersi in un affascinante viaggio attraverso le creazioni di alcune delle più importanti artiste che hanno trasformato gli spazi espositivi in opere d’arte immersive e coinvolgenti, inoltre, AMBIENTI 1956-2010. Environments by Women Artists II, sarà una splendida occasione per esplorare ed approfondire lo straordinario contributo che queste donne hanno donato all’arte ambientale, una delle espressioni artistiche forse meno conosciute.

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