giovedì, Novembre 21, 2024

Rome 15°C

Aliquote Irpef 2024, senza un intervento cosa accade nel 2025?

(Adnkronos) – La Manovra 2024 ha portato a una rimodulazione delle aliquote Irpef e dei relativi scaglioni di reddito. Con la riforma, dal 1° gennaio 2024 si è passati dalle quattro aliquote in vigore nel 2023, a tre aliquote per altrettanti scaglioni di reddito così previsti:  – per redditi fino a 28.000 euro aliquota Irpef al 23%;  – per redditi tra 28.001 e 50.000 euro aliquota Irpef al 35%;  – per redditi da 50.001 euro aliquota Irpef al 43%.  La novità ha portato un risparmio sull’imposta dovuta che arriva fino a 260 euro l'anno, di cui potranno beneficiare tutti i redditi tra 15.000 e 50.000 euro. Oltre tale soglia il beneficio è azzerato dalla franchigia di 260 euro imposta sulle detrazioni al 19%.  Quello che non tutti mettono in conto è che l'Irpef a tre aliquote è prevista per il solo 2024. Senza un intervento prima dell'inizio del nuovo anno, si dovrà tornare alle quattro aliquote che erano in vigore fino al 31 dicembre 2023. L’esecutivo per poter riconfermare la novità, o ampliarla, ha necessità di reperire coperture finanziarie.  L'obiettivo del governo, fin dal suo insediamento, è sempre stato quello di arrivare alla flat tax per tutti, una tassa piatta uguale per tutti che permetta di raggiungere un’equità fiscale. A questo traguardo si deve giungere per gradi e, secondo quanto annunciato da Maurizio Leo, viceministro all'Economia, le intenzioni sarebbero quelle di tagliare ancora le aliquote Irpef nel 2025 per portarle a due, con relativi scaglioni di reddito.  Leo, per quel che riguarda le coperture, è fiducioso che possano arrivare dalle modifiche apportate proprio dalla riforma fiscale che potrebbe autofinanziarsi grazie al maggior gettito garantito dagli strumenti messi in campo. Se così non dovesse essere c’è da ricordare che il riordino delle tax expeditures ancora non è stato avviato e quello potrebbe portare le eventuali risorse necessarie.  Il nuovo taglio interverrebbe in favore dei redditi medio alti, ovvero di chi ha un reddito imponibile superiore ai 50.000. Si tratta di coloro che non hanno beneficiato del taglio previsto per quest’anno.  —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

ALTRI ARTICOLI
nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

i più letti

Newsletter

Gli articoli della settimana direttamente sulla tua email

Newsletter