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Alimenti che riscaldano e alimenti da non riscaldare

Alimenti che riscaldano e alimenti da non riscaldare
Foto Pixabay

Le temperature rigide possono creare problemi al nostro organismo abbassando le difese immunitarie

Parliamo di sindromi influenzali stagionali, di malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e muscoloscheletrico. Bisogna aumentare la produzione del nostro calore interno scegliendo pasti e bevande calde.

I cibi consigliati

  1. La pasta con i legumi o con le verdure, che forniscono energia, e il brodo caldo (di carne o vegetale) che apporta liquidi e proteine digeribili.
  2. Frutta secca (magari come snack)  mandorle, noci, nocciole, ricche di zinco e vitamina, utili a contrastare raffreddori e influenze.
  3. La carne e il pesce garantiscono il giusto apporto di proteine, indispensabili per l’organismo, e forniscono calore ed energia.
  4. Frutta e verdura contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo.
  5. Il prezioso contenuto in vitamine, minerali, fibre e sostanze in grado di contrastare i radicali liberi (molecole nocive che ogni giorno attaccano le nostre cellule), responsabili delle malattie degenerative e dei processi di invecchiamento cellulare, aiuta a rinforzare le difese e riduce il rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
    Inoltre l’elevato apporto di fibra regolarizza il transito intestinale e conferisce un senso di sazietà, limitando il consumo di cibo.
  6. Frutta fresca e di stagione, anche con spremute di agrumi e a carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori e peperoni.
  7. Il Parmigiano contiene proteine ad alto valore biologico che hanno la capacità di rinforzare gli anticorpi.
  8. Lo yogurt contiene fermenti lattici che aiutano i batteri naturalmente presenti nel nostro intestino a mantenere sempre sveglio e attivo il sistema immunitario. Contrasta direttamente i batteri patogeni con cui veniamo a contatto tutti i giorni.
  9. L’ olio extravergine di oliva, privo di colesterolo e ricco di vitamina E.
  10. Le spezie, meglio se fresche: il peperoncino contiene vitamina C e la piccantezza può dare sollievo all’apparato respiratorio quando si è raffreddati. Lo zenzero può favorire la circolazione, e di conseguenza il riscaldamento corporeo. Anche la cannella e i chiodi di garofano hanno proprietà benefiche.
  11. Le tisane e il tè riscaldano, rilassano, sono depurative e spesso anche antiossidanti (come il tè verde
  12. Il miele è il dolcificante da preferire sempre, e in inverno le sue proprietà balsamiche e antibiotiche fondamentali.
  13. L’acqua, un’altra buona regola da seguire quando fa freddo è quella di bere a sufficienza (1,5/2 litri di acqua al giorno), per favorire la depurazione dell’organismo e mantenere una adeguata termoregolazione.

No all’alcool e ai super alcolici perchè creano dispersione di calore prodotto dal corpo favorendo l’ipotermia.

Pensando al freddo è consuetudine riscaldare i cibi che sono stati conservati in frigorifero. Ci sono alimenti che non andrebbero mai riscaldati una seconda volta dopo la cottura né sul fuoco né in forno. La notizia è stata diffusa dall’Independent che ha pubblicato i dati precisi provenienti direttamente dal dipartimento del Regno Unito, il Food Standards Agency 

Gli alimenti da non riscaldare una seconda volta:

Il riso

  • Contiene delle piccole spore di batteri che possono provocare intossicazione se stimolate con il calore. Può sviluppare agenti tossici se viene sottoposto nuovamente ad alte temperature. L’intossicazione del riso provoca mal di stomaco, infiammazione e, nel peggiore dei casi, vomito e diarrea.

Il Pollo

  • È un alimento che, preferibilmente, va consumato appena preparato, oppure freddo se è stato cotto da alcune ore. Quando lo riscaldate, cambia la composizione delle sue proteine e questo può provocare problemi digestivi. Se non lo consumate appena preparato, potete riscaldarlo, ma a basse temperature.

I funghi

  • Ideale  è consumarli appena preparati, perché conservano tutte le proprietà nutritive benefiche alla nostra salute. Meglio mangiarli freddi, se avanzano. Poichè anche questo prodotto subisce cambiamenti quando viene riscaldato ad alte temperature, e può provocar mal di stomaco e gonfiore.

Le patate

  • Sono un alimento nutritivo da non dimenticare per troppi giorni nel frigorifero perché, come altri cibi ricchi di acqua, sono un buon terreno per la crescita di microrganismi. Non vanno riscaldate perché se ne altera il sapore si riducono le loro proprietà che possono rivelarsi tossiche per il nostro organismo.
  • Sono tuberi, radici che crescono sottoterra. Quando questi tuberi a radice sono esposti all’aria e alla luce solare, si formano composti velenosi chiamati glicoalcaloidi (in particolare α-caconina e α-solanina) che si concentrano sulla buccia e nei tuberi germogliati: ovviamente il livello è piuttosto basso, dunque non si corrono pericoli, tuttavia per essere sicuri al 100% conviene sempre sbucciare le patate, evitare di farle diventare troppo rugose e conservarle in frigo una volta cotte per 1-2 giorni.

Gli spinaci

  • Sono uno degli alimenti da non riscaldare perché contiene un’alta percentuale di nitrato, sostanza che si trasforma in nitrito quando è esposta ad alte temperature con serie conseguenze per la salite. Meglio, quindi, mangiare sempre spinaci freschi.

La barbabietola

  • Anche la pianta della barbabietola contiene nitrati, che si trasformano in nitriti quando le riscaldiamo. Assolutamente non va riscaldato. È consigliato assumerla in insalata o sotto forma di frullato.

Il sedano

  • Il sedano non va riscaldato perché contiene nitrati, che si trasformano in nitriti se riscaldati. Questo significa che potrebbe trasformarsi in un alimento cancerogeno. Meglio toglierlo prima di riscaldare le vostre minestre.

L’uovo

  • Un alimento pericoloso se riscaldato ad alte temperature, poiché i suoi componenti potrebbero diventare tossici e sottoposti ad alte temperature.

Basta seguire dei piccoli consigli affinché questo processo sia sicuro per la vostra salute:

  • Evitare di riscaldare i cibi rapidamente e mai superare la temperatura di 70º C
  • Meglio riscaldare solo la quantità di cibo che si desidera consumare, per evitare di riscaldarlo più volte.
  • Gli alimenti cotti non devono entrare in contatto con alimenti crudi, perché questi ultimi potrebbero contaminare i cibi già cucinati
  • Da tenere presente che ogni ingrediente è diverso uno dall’altro, è il motivo per il quale non bisogna riscaldarli tutti nello stesso modo. Per riscaldare una pietanza che contiene vari ingredienti, bisogna coprirla affinché si possa riscaldare uniformemente.
  • Congelare il cibo che non consumate entro quattro giorni.

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.

Fonti:

Foto: Pixabay

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