Con il passare degli anni l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità sta crescendo sempre di più e anche le città stanno cercando di fare la loro parte, aumentando le aree verdi e adottando politiche green.
Specialmente nelle città più grandi e industrializzate, come Milano questa nuova visione può essere una sfida complessa; ma utile a migliorare il benessere generale dei cittadini.
Gli alberi non hanno solamente una finalità estetica, ma portano benefici come l’abbasso della temperatura in città, una migliore qualità dell’aria e molto altro ancora. Non a caso, sempre più città stanno aderendo ad iniziative simili al progetto forestami Milano.
Perché aumentare gli alberi in città?
L’incremento degli alberi nelle città è essenziale per diverse ragioni. Gli alberi contribuiscono significativamente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e di quello acustico. Le aree verdi, infatti, non solo agiscono come “filtri naturali” assorbendo le polveri sottili rilasciate nell’atmosfera, ma anche come barriere sonore, migliorando la qualità complessiva della vita urbana.
In secondo luogo, la presenza di alberi in città favorisce uno stile di vita sano ed il benessere psicofisico. Le aree verdi permettono di praticare attività fisica a contatto con la natura, e ciò riduce lo stress e migliora l’umore. Inoltre, gli alberi giocano un ruolo chiave nel contrastare l’effetto “isola di calore” nelle aree urbane.
Questo fenomeno, che corrisponde all’aumento delle temperature, viene mitigato grazie alla capacità degli alberi di ombreggiare gli spazi circostanti e dall’evapotraspirazione, cioè il processo di espulsione dell’acqua attraverso l’evaporazione che riduce la temperatura.
Quali alberi piantare nelle città
Gli alberi in città hanno un’importanza notevole, tuttavia, non tutti possono essere adatti al clima delle città.
È fondamentale, infatti, porre in essere un attento studio e una pianificazione ad hoc in modo da scegliere le specie che risultano essere maggiormente in linea con le caratteristiche della città.
Secondo un recente studio condotto da varie università italiane in alcune città “laboratorio”, alberi come aghifoglie e latifoglie hanno un’ottima capacità di accumulare sostanze inquinanti in virtù della presenza di fitti peli sulle foglie e sui rami nonché a causa delle cere sulla superficie esterna della pianta.
Ancora, tra gli alberi più indicati per contenere l’inquinamento è possibile citare l’acero riccio, la betulla, il cerro, gli abeti, i pini marittimi. Anche quelli più piccoli, possono essere utili in tal senso, si pensi ad esempio il ginko biloba ed il bagolaro.
Inoltre, è stato notato che alcune specie sono “più performanti” di altre poiché riescono ad assorbire una maggiore quantità di inquinanti se poste lungo le strade più trafficate della città, anziché in zone verdi come i parchi ed i giardini.
Infine, per poter creare una vera e propria barriera contro le polveri sottili si dovrebbe valutare la piantumazione di alberi ad alto fusto accompagnati da arbusti oltre che progettare aree e prati.
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