L’Italia terzo paese europeo per disponibilità di acqua e destina il 41% all’agricoltura.
L’acqua è un bene prezioso e il suo utilizzo in agricoltura deve essere sempre più efficiente e sostenibile. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 19 marzo, presso Palazzo Rospigliosi in Roma, si è tenuta una giornata di studi “La gestione sostenibile della risorsa idrica in agricoltura”, organizzata da Fidaf, Confprofessioni e Conaf, con la partecipazione del CREA.
L’evento è stato l’occasione per fare il punto su strategie, politiche e soluzioni innovative messe in campo per digitalizzare e ottimizzare l’utilizzo sostenibile dell’acqua in agricoltura, trasformando in opportunità di sviluppo le criticità poste dai cambiamenti climatici in atto.
L’Italia è il terzo paese europeo per disponibilità di acqua e, dei circa 30 miliardi di metri cubi che preleva ogni anno, destina il 41% all’agricoltura. Ma il trend è in crescita, considerato che negli ultimi anni piove meno in inverno e, dunque, sono molti di più i terreni bisognosi di acqua.
C’è una potenzialità di intervento con oltre 450 progetti irrigui immediatamente attuabili che hanno come obiettivo l’efficientamento e la digitalizzazione di quasi 8.000 km di rete esistente e la realizzazione di oltre 500 km di nuova rete.
Questi alcuni dei dati che risultano da un’infografica che il Crea ha realizzato per celebrare la Giornata mondiale dell’Acqua e che documenta i frutti del lavoro di ricerca.
Il CREA, infatti, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, supporta le Istituzioni nazionali e regionali nella programmazione e gestione degli usi dell’acqua in agricoltura, attraverso le banche dati SIGRIAN (Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura) e DANIA (Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente).
Secondo SIGRIAN, la banca dati che monitora l’attività di 600 enti irrigui deputati a prelevare l’acqua dai corpi idrici e distribuirla alle aziende agricole associate, viene fornita acqua in forma collettiva, al 60% delle aree irrigate su tutto il territorio nazionale (circa 1.6 milioni di ettari), grazie ad una rete irrigua di 43.000 km.
DANIA, invece, restituisce una potenzialità di intervento di oltre 450 progetti irrigui immediatamente attuabili (per un valore totale di 4,3 miliardi di euro), che hanno come obiettivo l’efficientamento e la digitalizzazione di quasi 8.000 km di rete esistente e la realizzazione di oltre 500 km di nuova rete, con 400 milioni di metri cubi risparmio idrico e almeno 1 milione di metri cubi di nuova capacità di accumulo in piccoli e medi invasi.
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