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Lego rinuncia al progetto green dei mattoncini sostenibili

Lego rinuncia al progetto green dei mattoncini sostenibili
Foto di Andra Berila da Pixabay

Per l’azienda motivazioni ambientali: “più emissioni con la plastica riciclata”.

La Lego, una delle più importanti case produttrici di giocattoli, nota per la sua dedizione alla sostenibilità, ha dovuto fare un passo indietro. Il colosso danese ha infatti interrotto l’impegno per la produzione di mattoncini da costruzione con bottiglie per bevande riciclate.

Oggi, dal giugno 2021 quando aveva annunciato di lavorare a una ricerca per utilizzare la plastica Pet o il polietilene tereftalato, che non si degrada in termini di qualità quando riciclato e abbandonare la plastica vergine, la Lego sta facendo marcia indietro rinunciando così al progetto green.

Il materiale avrebbe potuto sostituire l’acrilonitrile butadiene stirene (Abs) a base di petrolio che è attualmente utilizzato per i pezzi, se la ricerca avesse dato buon esito.

I 110 miliardi circa di pezzi di plastica prodotti da Lego ogni anno contiene l’80% di acrilonitrile butadiene stirene (ABS), un tipo di plastica ricavata dal petrolio greggio. Il produttore di giocattoli danese inizialmente aveva l’obiettivo di eliminare entro il 2030 tutta la plastica a base di petrolio utilizzati per i 20 materiali circa dei sui giochi. L’esperimento però si è fermato dopo un rapido inizio nel 2018, quando l’azienda aveva sostituito il polietilene a base di petrolio con una versione a base vegetale della stessa plastica che utilizza in circa 20 pezzi diversi tra alberi e cespugli.

La rinuncia di Lego, maggiori spese o maggiore inquinamento?

Il cambio di tattica di Lego evidenzia le difficili decisioni che devono affrontare le aziende in materia di sostenibilità in cui obiettivi diversi come l’eliminazione dell’uso di combustibili fossili e la riduzione delle emissioni di carbonio possono entrare in conflitto.

Come riporta dall’ANSA, l’azienda ha dichiarato qualche giorno fa al Financial Times di aver capito che l’utilizzo di polietilene tereftalato riciclato (RPET) avrebbe portato a maggiori emissioni di carbonio durante il ciclo di vita del prodotto poiché avrebbe richiesto nuove attrezzature.

Il fattore più importante che ha portato a questa decisione è stato infatti che, per utilizzare plastica riciclata nei mattoncini della Lego, sarebbe necessario trasformare profondamente le fabbriche. Fattore che avrebbe portato a una maggiore impronta carbonica nel medio periodo.

Oltre alle emissioni di carbonio non è escluso che la preoccupazione arrivi anche dall’ammontare degli investimenti necessari alla transizione verso una fabbrica sostenibile.

Quindi il produttore danese ha deciso di modificare la sua strategia lavorando per migliorare l’impronta di carbonio dell’ABS, che attualmente necessita di circa 2 kg di petrolio per produrre 1 kg di plastica.

“Abbiamo testato centinaia e centinaia di materiali”, – ha detto Niels Christiansen – “non è stato possibile trovare niente di paragonabile”, aggiungendo che la speranza è di trovare un “materiale magico” in aiuto della sostenibilità.

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