La spiaggia selvaggia di Galenzana di Marina di Campo, nel Comune di Campo nell’Elba, nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano, protagonista della nuova nidiata.
Una sorpresa inaspettata quella della signora Raffaella Tolasi che mentre faceva una passeggiata alle 8 di mattina sulla spiaggia di Galenzana, si è imbattuta in un nido di tartaruga.
Ad attirare la sua attenzione sono state delle tracce molto simili a quelle riportate sui cartelli informativi sulla nidificazione delle tartarughe marine, realizzati da Legambiente, Osservatorio Toscano per la Biodiversità e Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
La presenza del nido di tartaruga caretta caretta sulla spiaggia di Galenzana conferma nuovamente l’importanza del lavoro di tutela dell’ecosistema dell’Isola d’Elba e del suo straordinario patrimonio ambientale, tutelato dal PNAT – Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano e sotto l’egida del MaB (Man and the Biosphere) Unesco, un programma che valorizza le aree che tutelano l’equilibrio tra uomo e natura.
Il nido di tartarughe marine a Galenzana – Isola d’Elba
La signora ha immediatamente allertato la Capitaneria di Porto che ha provveduto a perimetrate l’area interessata e a metterla in sicurezza per proteggere il nido. Individuate le uova e confermata la nidificazione, il sito è stato ulteriormente messo in sicurezza attraverso telecamere di sorveglianza.
Sul posto per la verifica del sito, sono intervenuti gli esperti di Arpat con loro la biologa del settore mare Cecilia Mancusi e i volontari di Legambiente, da sempre al fianco dell’Isola d’Elba grazie al progetto Tartalove che negli anni ha reso possibile la formazione del personale degli stabilimenti e dei turisti per il riconoscimento delle tracce delle tartarughe, così da preservarne i nidi.
Le rilevazioni effettuati dalla biologa di ARPAT hanno confermato la presenza delle uova e della nidificazione, proprio al confine del Parco Nazionale che ora provvederà a mettere ulteriormente in sicurezza il nido con telecamere di sorveglianza.
Il nido è il primo di questa stagione in Toscana, secondo ARPAT. Inoltre la particolarità è che la spiaggia di Galenzana è accessibile solo a piedi quindi non troppo frequentata e senza stabilimenti balneari.
Tutti elementi positivi che, nonostante la spiaggia non sia molto profonda ed il nido sia posto a 7 metri dalla battigia, pongono buone speranze per lo sviluppo delle uova in una baia comunque chiusa e riparata.
“Questo nuovo evento è per tutti noi una notizia fantastica, un risultato importante frutto delle diverse iniziative che l’Isola d’Elba ha attivato a favore della tutela del territorio e della sua biodiversità, una risorsa preziosa che rende quest’Isola il luogo ideale per una vivace e originale varietà di fauna selvatica.” ha commentato Niccolò Censi, coordinatore della GAT – Gestione Associata del Turismo e del marchio Visit Elba.
“Ancora una volta la natura ci ha sorpreso e ricompensato con le sue meraviglie per il lavoro e l’impegno condiviso che tutti noi, insieme con i rappresentati del Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano ci impegniamo a mantenere in difesa e sostegno del nostro straordinario territorio.”
L’Isola d’Elba è il cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un’area protetta che si estende per circa 180 kmq, e della Riserva della Biosfera MaB UNESCO, un prestigioso programma dedicato alle risorse della biosfera e alla tutela delle riserve naturali.
L’Elba inoltre, è uno dei vertici del Santuario dei Cetacei Pelagos, il che rende il mare circostante ancora più prezioso dal punto di vista ambientale.
Le tartarughe marine nidificano anche nel Lazio
Ma dopo questo nido in Toscana, anche il Lazio si è reso protagonista di una prima nidificazione di tartarughe caretta caretta.
Come si legge su ParchiLazio.it: “Già martedì 13 giugno, in mattinata, una tartaruga era uscita dal mare a San Felice Circeo ma non aveva deposto le uova”.
“Nel pomeriggio di giovedì 15, nella zona di Torre Olevola poco distante dal luogo del precedente avvistamento, venivano segnalate evidentissime tracce; i ricercatori di TartaLazio sono giunti sul luogo e, dopo una ricerca non facile, il nido è stato rintracciato e messo in sicurezza. È un nido contenente oltre 140 uova, il più grande mai registrato nel Lazio. La schiusa potrebbe avvenire nella prima metà di agosto”.
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