Sono opere in legno, tra falegnameria ed ingegneria a tema religioso, che sfilano una per ogni quartiere, o meglio Reparto, della città, con la premiazione della più bella. L’intera popolazione partecipa indossando costumi della tradizione, in un’atmosfera magica e conviviale.
Avete mai sentito parlare dei Pasquali di Bormio? Con questo termine si identificano delle opere di falegnameria ed ingegneria, in buona sostanza si tratta di portantine a tema religioso, veri capolavori artigianali, costruite dai cittadini durante l’inverno e che, il giorno di Pasqua, vengono presentati alla cittadinanza in una manifestazione che affonda le due radici nelle secolari tradizioni contadine.
La tradizione dei Pasquali, risale con tutta probabilità, ad antichi riti pagani legati alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Già prima dell’avvento del Cristianesimo, in tutta la Valtellina era diffuso un rito propiziatorio che prevedeva il sacrificio di un agnello, per lasciarsi alle spalle i rigori dell’inverno. La tradizione è stata poi associata al giorno di Pasqua e, nel corso dei secoli, si è passati alla semplice benedizione in chiesa di un agnellino addobbato con nastri e fiori.
Le prime testimonianze documentate risalgono al XVII secolo, quando nel giorno di Pasqua esisteva l’obbligo di cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale. Alla fine del XIX secolo s’introdusse la benedizione dell’agnello vivo e, da qui, nacque la gara tra i Reparti, cioè i quartieri della città, per adornare al meglio il proprio animale. A poco a poco, s’incominciò ad adagiare gli agnellini su delle portantine di muschio addobbate e, da lì, si arrivò ai Pasquali così come oggi vengono celebrati.
Una giornata intensa di vecchie tradizioni, convivialità ed amore per la natura
Ogni Reparto, prepara, sotto la guida di un capo, il proprio Pasquale. Tutto è studiato nei dettagli, dal significato religioso alla lavorazione; falegnami, fabbri e artigiani esprimono il meglio della loro arte.
I Pasquali di Bormio è una manifestazione che richiama la partecipazione attiva di tutti gli abitanti della Magnifica Terra, così come viene definita la città di Bormio, rigorosamente vestiti con costumi tradizionali. Assistere alla sfilata dei Pasquali significa condividere con la popolazione locale un’atmosfera magica, intrisa di storia secolare ed entusiasmo collettivo.
Tutte le strade del paese, nel giorno di Pasqua sono invase da una festosa folla che si accalca per partecipare alla sfilata. A partire dalle 10, i Pasqualisti portano a spalla grandi portantine a tema religioso per tutta la via Roma fino alla piazza del Kuerc. A precedere i Pasquali, prima la banda, poi i cavalli con le carrozze e, infine, divisi per Reparto, le donne con gli anziani e i bambini, portando fiori e prodotti artigianali.
A fine sfilata, verso mezzogiorno, i Pasquali sono esposti in Piazza del Kuerc dove rimangono per tutta la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta. Una giuria stila infine una classifica in base a diversi fattori: dal significato religioso delle scene rappresentate al lavoro artigianale e artistico svolto per realizzarle, senza dimenticare l’aspetto culturale e di tradizione, fulcro della manifestazione stessa.
Ecco il programma dettagliato dei Pasquali del 9 aprile 2023:
- Entro le ore 9.00 della domenica di Pasqua: raduno dei partecipanti in piazza V Alpini
- Ore 10.00: inizio sfilata per le vie del paese (via Al Forte, via San Vitale, via Roma, piazza Cavour/Kuerc)
- Ore 11.30: Benedizione degli agnelli e dei Pasquali in piazza Cavour/Kuerc (dove rimarranno in esposizione fino al lunedì di Pasquetta, 10 aprile 2023)
- Ore 17.00: Premiazione in piazza Cavour/Kuerc del Pasquale vincitore