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Arma dei Carabinieri e CONOE insieme per la raccolta degli oli vegetali esausti

Arma dei Carabinieri e CONOE insieme per la raccolta degli oli vegetali esausti
Arma dei Carabinieri e CONOE insieme per la raccolta degli oli vegetali esausti, foto di djedj da Pixabay

L’accordo tra Arma dei Carabinieri e CONOE è anche un monito alla popolazione italiana sull’importanza del corretto smaltimento degli oli vegetali esausti ed il loro recupero in altre filiere.

Ognuno di noi, nella sua quotidianità, sa bene che troppo spesso si compiono azioni con eccessiva leggerezza. Pensiamo a quando smaltiamo l’olio utilizzato per friggere o quello contenuto in scatolette di tonno, vari sottoli o ancora grassi raccolti dopo una grigliata o residui di burro fuso, semplicemente nello scarico della cucina.  

Gli oli vegetali esausti ed il ruolo del CONOE

Quelli citati vanno sotto il nome di oli esausti ed è bene saperlo necessitano di uno smaltimento specifico. Una volta in fogna, infatti, lo scarto dei comuni oli vegetali utilizzati in cucina si trasformano in un agente inquinante pericoloso. Lo sono per il sottosuolo, andando ad inquinare l’acqua potabile, lo sono per la flora impedendo alle piante di assumere sostanze nutritive, lo sono per qualsiasi specchio d’acqua impedendo l’ossigenazione ed infine per i depuratori compromettendo il loro funzionamento.  

Per questo in Italia, dal 1998, è stato istituito il CONOE, il Consorzio che ha lo specifico scopo di organizzare, controllare e monitorare la filiera degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti a fini ambientali, a tutela della salute pubblica e, allo scopo di ridurre la dispersione del rifiuto trasformando un costo ambientale ed economico in una risorsa rinnovabile.

L’accordo tra Arma dei carabinieri e CONOE, per trasformare un rifiuto dannoso per l’ambiente in risorsa

A testimonianza dell’impegno del Consorzio è stata siglata dal Capo del II Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Generale di Brigata Giuseppe De Riggi, e il presidente del CONOE, Tommaso Campanile, un’intesa di enorme significato.

L’accordo prevede l’installazione, da parte del CONOE, dei contenitori di raccolta nelle principali caserme. In questo modo il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri potrà sviluppare e potenziare il servizio di raccolta degli oli vegetali esausti anche presso gli alloggi e le mense.

Foto di HomeMaker da Pixabay

Il CONOE stima che sarà possibile raccogliere un considerevole quantitativo di oli esausti: un prezioso contributo che permetterà di incrementare un ciclo già virtuoso. Nel 2022 sono stata raccolte oltre 100 mila tonnellate di oli vegetali esausti, in gran parte provenienti da attività professionali e solo in minima parte da utenze domestiche. Circa il 90% degli oli raccolti nell’ultimo anno è stato avviato al recupero nella filiera della produzione di biodiesel.

Come sottolineato dal presidente del CONOE, Tommaso CampanileL’accordo siglato testimonia l’impegno del CONOE nell’attivazione di tutti i soggetti che possono contribuire a migliorare le performance di raccolta degli oli vegetali esausti. Da oggi l’Arma dei Carabinieri collaborerà con il CONOE nella raccolta e nel corretto smaltimento degli oli vegetali esausti. Un gesto importante che consente di trasformare un rifiuto dannoso per l’ambiente in una preziosa risorsa”.

Il significato promozionale ed informativo dell’iniziativa

L’intesa ha anche l’obiettivo di avviare delle iniziative sinergiche di comunicazione e promozione, dirette a informare dei rischi causati dalla cattiva gestione e i vantaggi derivati dall’avvio a recupero di questo rifiuto.

Un significativo segnale di sensibilità di entrambe le istituzioni nei confronti della tutela dell’ambiente. Come prima forza di polizia ambientale d’Europa, i Carabinieri si impegnano anche attraverso l’esempio a promuovere prassi virtuose in termini di ecosostenibilità.

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