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Transizione ecologica e digitale: cos’hanno in comune?

Transizione ecologica e digitale: cos'hanno in comune?
Foto di Aneta Esz da Pixabay

Insomma, possiamo affermare che la promozione dell’economia sostenibile è la sfida del nostro secolo

Per capirlo possiamo pensare al caro bollette, alla crisi legata al mondo dell’energia e a tutti i piani d’azione che stanno scendendo in campo per contrastare questa difficile situazione.

Nei Paesi membri dell’Unione Europea la transizione digitale e quella ecologica sono due obiettivi cardine, fondamentali per rilanciare l’occupazione e l’economia, due settori fortemente provati dagli avvenimenti degli ultimi anni, dal Covid alla Guerra.

Cosa sono la transizione ecologica e quella digitale?

Partiamo dalle definizioni: quando parliamo della cosiddetta “doppia transizione”, quindi digitale ed ecologica, facciamo riferimento al piano d’azione che l’UE ha messo in campo per la ripresa in epoca post-Covid.

Questo rappresenterà anche una crescita di diversi settori, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, che consentiranno alle imprese di essere anche più sostenibili.

Insomma, la transizione digitale e quella ecologica sono due facce della stessa medaglia, che lavorano in sinergia per il raggiungimento di un obiettivo comune.

Come transizione ecologica e digitale aiuteranno le imprese?

Secondo quanto affermato anche dalla Commissione Europea, la doppia transizione aiuterà le imprese dell’Unione ad essere maggiormente competitive su scala globale.

Infatti, verranno messi in atto processi di digitalizzazione che avranno essenzialmente due fini:

  • raggiungere gli obiettivi di sostenibilità
  • garantire una transizione green ottimale

La doppia transizione andrà così ad influenzare svariati settori, come quello economico, sociale e industriale, in tutti i loro aspetti.

Un’ulteriore spinta a questo cambiamento è stata data dalla pandemia da Covid-19 che ci ha messi di fronte ad una nuova consapevolezza: l’innovazione digitale è essenziale per favorire lo sviluppo economico.

Infatti, nonostante le numerose sfide che ci sono state per gli imprenditori durante la pandemia, è emerso un grandissimo potenziale del digitale che prima veniva preso sottogamba, specie in Italia.

Come arrivare pronti alla doppia transizione?

La doppia transizione avverrà e noi dobbiamo essere preparati a quel momento.

L’Unione Europea ha messo a punto diversi programmi di investimento in ricerca ed innovazione, che sono stati rafforzati anche dai fondi stanziati per il PNRR e dalle misure previste dall’Agenda 2030, dove sono contenuti obiettivi particolarmente ambiziosi, sia sul piano digitale che su quello ambientale e quindi ecologico.

Per arrivare a questi cambiamenti sono indispensabili, ovviamente, degli importanti investimenti in ricerca e innovazione, ma non solo. Infatti, stando a quanto affermato dalla Commissione Europea, sarà necessario anche finanziare programmi di ricerca congiunti, per favorire la coesione tra gli stati membri dell’UE.

Quali ambiti interesserà la doppia transizione?

Una domanda che viene posta molto spesso riguarda gli ambiti che saranno interessati dalla doppia transizione. La risposta è molto semplice: tutti.

Attualmente sono in atto diverse iniziative, specie in ambito digitale. Ad esempio, possiamo parlare della digitalizzazione di alcuni lavori che, storicamente, sono sempre stati svolti in ufficio, come l’avvocato o il commercialista.

Un esempio è dato proprio dal lavoro del consulente fiscale che, ad oggi, non conosce confini. Con Fiscozen avrai tutto a portata di mano, con un commercialista dedicato online che risponderà a tutti i tuoi dubbi o domande sulla gestione della tua Partita IVA.

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