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Nasce un e-commerce attento al pianeta, agile e sostenibile

Nasce un e-commerce attento al pianeta, agile e sostenibile
Nasce un e-commerce attento al pianeta, agile e sostenibile, foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Grazie alla collaborazione tra WHATaECO, piattaforma e-commerce che ospita solo marchi 100% eco-friendly, e isendu, startup di logistica specializzata nell’automazione dei processi, nasce un nuovo modo di fare commercio elettronico che, tramite il cosiddetto drop shipping, diventa sempre più sostenibile

Co-fondato a ottobre 2020 da Benedetta Spattini e Caterina Lotti, WHATaECO nasce dall’idea comune di pensare un e-commerce attento al pianeta, facendo da apripista a una logistica sempre più sostenibile. Lo fa compensando le emissioni prodotte durante le spedizioni, utilizzando server a energia pulita e scegliendo i brand da accogliere sulla piattaforma. Tutti al 100% eco-friendly per un totale di 170 realtà dei più svariati settori, dal beauty all’abbigliamento, passando per l’arredo, i prodotti per i bambini e il food and beverage.

L’idea è quella di semplificare i processi di spedizione, automatizzando l’intero iter logistico, restando fedeli ai principi di eco-compatibilità e compensazione della CO2 che caratterizzano il brand. Per raggiungere obiettivi così importanti, WHATaECO si è affidata a isendu, una startup specializzata nell’automazione dei processi, nata a Firenze e da poco approdata anche in Spagna.

Immagine per gentile concessione dell’Ufficio Stampa WHATaECO, Disclosers

L’incontro con isendu avviene circa un anno dopo la nascita della realtà modenese, nel 2021, quando WHATaECO decide di affidarsi alla startup compiendo il primo passo verso un percorso di crescita sul territorio nazionale e oltre confine, con l’ambizione di rivoluzionare il mondo dell’e-commerce che dovrà allinearsi agli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda 2030.

La partnership, come funziona ed i numeri in crescita

La volontà di dare vita ad un nuovo modo di concepire l’e-commerce è possibile spedendo direttamente il prodotto dalla casa madre al cliente, tramite il cosiddetto drop shipping, contribuendo alla riduzione della CO2 emessa in fase di trasporto e alla costituzione di una filiera trasparente.

Statista, sito web tedesco specializzato in statistiche e indagini di mercato, ha stimato che, tra il 2020 e il 2026, il mercato globale del drop shipping potrebbe vivere una crescita di oltre 300 miliardi di dollari, da un valore iniziale di 128 miliardi nel 2020 a uno previsto di 476 miliardi sei anni dopo.

Ad oggi la partnership ha generato per WHATaECO un aumento di fatturato del 10% e una crescita dei clienti dell’8%. Fino a quel momento, infatti, WHATaECO svolgeva manualmente tutte le operazioni ora portate a termine dal SaaS di isendu, che permette di risparmiare tempo ed evitare errori grazie alla dashboard di gestione e al monitoraggio delle spedizioni da un unico piano di lavoro.

Da subito abbiamo notato in WHATaECO un quid in più, misto a competenze, determinazione e grinta. L’obiettivo comune di fare la differenza nel comparto e-commerce ci ha fatti incontrare e ha posto le basi per una collaborazione fruttuosa, che va al di là del mero ampliamento del business: per noi lavorare con Benedetta e Caterina significa mettere i nostri strumenti al servizio di una realtà giovane e innovativa con l’ambizioso intento di cambiare le cose”, commenta Marco Pericci, Head of Growth di isendu.

Con isendu è stata una folgorazione che nel tempo si è consolidata e che siamo sicure ci accompagnerà in futuro verso i prossimi obiettivi del nostro brand. Come esperti del settore sono stati in grado di individuare e risolvere un problema reale e condiviso, permettendo a chi si affida al loro software di risparmiare tempo e diminuire drasticamente il margine d’errore umano – sottolineano Benedetta Spattini e Caterina Lotti –. La nostra missione è quella di ridisegnare il futuro degli e-commerce, dimostrando che un’alternativa esiste e che l’attenzione al pianeta non può più essere rimandata. Per questo adottiamo anche una politica di packaging molto selettiva che mira al riutilizzo di imballaggi che i brand possiedono già in magazzino, completamente plastic-free, compensando tutte le spedizioni in drop shipping”.

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