In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2022, Ipsos, in collaborazione con Finish, ha presentato una interessante ricerca che vuole indagare su quella che è l’idea degli italiani: la consapevolezza in merito al problema della scarsità di acqua, le percezioni relative al proprio consumo di acqua e i principali comportamenti sostenibili per ridurre lo spreco
Ciò che emerge dalla ricerca Ipsos per Finish è innanzitutto una maggiore consapevolezza da parte dei giovani, a differenza di quanto era emerso nella precedente indagine del 2021. Aumenta la presa di coscienza sul problema della scarsità di acqua e diminuisce la quota di quanti ritengono che la disponibilità d’acqua non sia un problema attuale.
Noi italiani, per consumo personale, utilizziamo una quantità d’acqua nettamente superiore ai Paesi del resto d’Europa. Soltanto 1 italiano su 2 ne è però cosciente. La popolazione intervistata ha sottolineato come i principali comportamenti per ridurre lo spreco di acqua sono: chiudere il rubinetto quando non necessario e utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico.
Giornata Mondiale dell’Acqua, un evento per sensibilizzare il mondo
La Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, è una ricorrenza che si celebra il 22 marzo in tutto il mondo. La Giornata è prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, l’ampio e articolato programma di azione orientato al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile escaturito dalla Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite (conosciuto anche come Summit della Terra) tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992.
Il 22 marzo di ogni anno, le Nazioni Unite invitano gli Stati membri a promuovere attività concrete per sensibilizzare i cittadini sui molteplici problemi legati al consumo di acqua. In particolar modo, uno dei principali obiettivi della Giornata Mondiale dell’Acqua è quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie entro il 2030 (6° Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030), sensibilizzando le istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Scarsità dell’acqua, italiani più consapevoli ma ancora spreconi
Le cronache odierne ci parlano del nostro Paese funestato dal dramma della siccità, con intere zone del Nord Italia che vedono prosciugare i loro fiumi con preoccupanti conseguenze sulla possibilità di irrigare i campi. Secondo la scala del World Resources Institute, entro il 2040, l’Italia sarà in una situazione critica di stress idrico e, in merito a questa previsione, il 76% dei cittadini ritiene il dato veritiero e per il 17% dei giovani si tratta di dati infondati.
Guardando all’indagine del 2021, è aumentata tra gli italiani la consapevolezza relativa al problema della scarsità dell’acqua: il 25% tra gli adulti (+4% vs. 2021) e il 31% tra i giovani (+15% vs. 2021). Inoltre, diminuisce anche la quota di quanti ritengono che la disponibilità d’acqua non sia un problema attuale (dal 9% nel 2021 al 7% nel 2022), oppure che sia un problema solamente di specifiche aree e in specifici momenti dell’anno (68% nel 2022 vs. 70% nel 2021). Al tempo stesso, nonostante i dati leggermente più incoraggianti rispetto a quanto rilevato l’anno scorso, gli italiani rimangono tra i più spreconi d’Europa. Infatti:
- solo 1 italiano su 2 è cosciente del maggior consumo personale rispetto agli altri Paesi europei (220 litri in Italia vs. 165 litri di media europea), ma anche questo dato è in crescita (dal 48% del 2019 al 54% del 2022);
- il 68% ritiene che il consumo per famiglia sia inferiore ai 100 litri giornalieri (vs. i 500 litri reali).
Urgono comportamenti green e sostenibili
Tra i principali comportamenti virtuosi, messi in campo dagli italiani per ridurre il proprio impatto sul consumo e spreco di acqua, rientrano:
- chiudere il rubinetto quando non necessario e utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico (73%);
- preferire la doccia alla vasca (67%) e fare docce più brevi (49%).
Relativamente ai consumi, dai risultati dell’indagine Ipsos realizzata per Finish, l’acqua si dimostra ancora la meno controllata dagli italiani, con un trend in linea con gli anni passati: il 40% degli intervistati dichiara di controllare sempre il consumo di energia elettrica, il 38% quello di gas e soltanto il 32% si preoccupa del consumo di acqua.
Il PNRR e cosa può fare per una migliore gestione delle risorse idriche
Infine, l’indagine Ipsos ha indagato la conoscenza degli italiani in merito al PNRR e le opinioni in merito alla gestione delle risorse pubbliche. Dai risultati emerge che:
- soltanto il 22% degli intervistati sa cosa sia effettivamente il PNRR e ha fiducia nella corretta allocazione dei fondi previsti
- il 43% ritiene che le risorse debbano essere utilizzate per un uso sempre più efficiente dell’acqua, un dato secondo soltanto agli investimenti e ricerca in fonti di energia rinnovabile (57%).
Fonte Dati: IPSOS