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Bollette, i consigli di ENEA per risparmiare e aiutare l’ambiente

Bollette, i consigli di ENEA per risparmiare e aiutare l'ambiente
Foto di Christian Oehlenberg da Pixabay

Piccoli accorgimenti elimina-sprechi – Attenzione a stand-by e frigo per dimezzare la bolletta e aiutare il clima

Il momento difficile che sta attraversando il mercato del gas sta facendo aumentare sempre più le bollette 2022 e in tal senso il risparmio energetico costituisce una potente arma.

Ogni comportamento tenuto nelle proprie case, dal fare una doccia calda, passare l’aspirapolvere o semplicemente accendere i fornelli, incide sui consumi energetici e quindi semplicemente utilizzando cambi di abitudini o piccoli accorgimenti si possono ottimizzare i consumi di elettricità e gas.

Permettendo pertanto un contenimento della spesa e anche una riduzione di emissioni di carbonio aiutando così l’ambiente.

Contro il caro-bollette e gli sprechi di energia, in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico di oggi 18 febbraio ENEA presenta una veloce guida composta da 20 punti sul risparmio di energia. Suggerimenti a cura del Dipartimento Efficienza energetica dell’Agenzia mirati a ridurre le spese elettriche, quelle del riscaldamento domestico e ad applicare buone pratiche e evitare errori spesso sottovalutati.

Non si parla di cose complicate ma spesso di piccoli comportamenti alla portata di tutti per risparmiare fino al 10% sulla bolletta come ad esempio spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa, non aprire le finestre se c’è il termo acceso e spegnere il pc se non lo usiamo. Importante anche non eccedere con la temperatura nell’abitazione, ovvero oltre i 20 gradi.

“Per questo è bene usare appositi dispositivi come gli standby stop”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Ma sono possibili azioni ancora più incisive – aggiunge – come la manutenzione degli impianti, il check-up dell’immobile (la diagnosi energetica), il controllo e la regolazione costante della temperatura degli ambienti fino a interventi più strutturali per migliorare la coibentazione. Un intervento, questo, per il quale sono previsti diversi incentivi che lo rendono economicamente più sostenibile”.

Fra gli errori da evitare, dimenticarsi di sbrinare frigo e congelatore: se accumulano troppo ghiaccio i consumi corrono; allo stesso modo, attenzione ai panni stesi ad asciugare sul radiatore o il divano davanti al termosifone e alle luci accese quando si esce da una stanza.

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Foto @ENEA Banner_Decalogo_Risparmio_Energetico

ENEA i venti consigli sul Risparmio energetico in bolletta:

Azioni alla portata di tutti:

1 Non lasciare la luce accesa inutilmente
Durante il giorno è bene sfruttare la luce del sole e quindi luci spente. DI sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Spegnere gli stand-by perché le lucine rosse possono pesare fino al 10% sulla bolletta se lasciate accese tutto il tempo.
Attualmente si stanno sviluppando e cominciano a essere presenti sul mercato dei sistemi di controllo da remoto, che permettono di spegnere e accendere le luci con il proprio smartphone. Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati per la gestione non solo di luci ma anche, ad esempio, di tapparelle e tende.

2 Controllare la temperatura degli ambienti
Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco e l’aria calda e secca può nuocere alla salute. Enea spiega che una temperatura di 19°C è più che sufficiente a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta.

3 Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).

4 Schermare le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

5 Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo
Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.

6 Ridurre l’utilizzo di acqua calda
La doccia è sempre preferibile rispetto a fare il bagno che implica un consumo di acqua di quattro volte superiore.
Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere installando frangi-getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette.

7 Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori.

Azioni con minima spesa

8 Utilizzare lampadine a risparmio energetico
La tecnologia LED oggi permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza e alogene. La vita di esercizio di un LED a luce bianca è di circa 15.000 ore; mettendolo a confronto con le lampadine fluorescenti (7.500 ore di esercizio) e con le lampadine alogene (750 ore), si può notare il risparmio in termini di manutenzione nel tempo.

9 Utilizzare ciabatte multipresa
L’utilizzo di ciabatte multiprese con un interruttore annesso è ottimo per riunire tutte le spine in una unica soluzione. In questo in modo si potrànno spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati.

10 Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura
È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.

11 Effettuare la manutenzione degli impianti
È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare, consuma e inquina meno.

Azioni con spesa medio-alta

12 Migliorare la coibentazione dell’abitazione
Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico.
La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%.
Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno potente e quindi meno dispendiosa.
L’intervento di installazione del cappotto termico è molto conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di manutenzione straordinaria dell’abitazione, come ad esempio il rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata, altrimenti implica un costo iniziale notevole, ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede ulteriori costi di manutenzione. Gli interventi possono essere facilitati grazie all’impiego dei bonus edilizi.

13 Isolare tetto e soffitto
Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un investimento importante ma che offre notevoli vantaggi.
In ogni caso, è bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli bene con una giusta controsoffittatura, che può farti risparmiare fino al 20% di energia.

14 Utilizzare serramenti a doppi vetri
Un altro passo molto importante per la coibentazione dell’abitazione, oltre alla realizzazione del cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici.
I serramenti dovranno essere realizzati:
• in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno;
• a taglio termico;
• con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon;
• con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al comfort acustico interno dell’abitazione.

15 Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore
I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici.
Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.

16 Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile
La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica.
Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.
Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili come ad esempio il sole, il vento, l’acqua.

17 Fare il check-up dell’immobile
La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”. È detraibile perfino il costo della consulenza.

18 Utilizzare valvole termostatiche
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.

19 Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore
Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.

20 Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.

In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione: i gas di scarico risultanti passano normalmente nella canna fumaria e vengono espulsi verso l’esterno. Il risultato è che l’energia contenuta nei fumi del gas di scarico viene persa.
Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto in questi gas di scarico, che consistono in gran parte in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale.

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