Una birra sostenibile e di economia circolare, realizzata con 100 kg di foglie secche di olivo, tutte provenienti solo dal Lazio
Olea è un prodotto artigianale che nasce da un’idea di Claudio Lorenzini del Birrificio Alta Quota di Cittareale a Rieti, laboratorio sperimentale di birra artigianale, nell’area del cratere.
Alta Quota è un’azienda situata in un territorio che non ha abbandonato neanche dopo il sisma e che da oltre 10 anni riesce a sposare innovazione e tradizione per la realizzazione della birra Olea.
I loro prodotti ne sono la massima espressione, dall’uso delle materie prime come il farro prodotto in loco che conferisce tipicità e valore aggiunto, all’acqua che si riversa nell’Alta Valle del Velino, Prodotti che permettono la realizzazione di birre autenticamente artigianali.
La birra Olea un’eccellenza
“La birra artigianale Olea – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – rappresenta un prodotto di eccellenza, che risponde ai nostri presupposti sulla qualità e sulla distintività di cui ne è l’espressione. È stato un esperimento ottimamente riuscito. Una novità assoluta nel panorama laziale e nazionale, affidata alla sapienza e all’inventiva del saper fare italiano. La birra artigianale è un prodotto che sta crescendo moltissimo, sia nella percezione, che nel consumo e farlo con le foglie d’ulivo significa unire le due filiere e creare un messaggio unico per una città importante come Roma”.
Una sfida a superare le avversità e a non abbandonare la propria terra, che sia il sisma o la panedemia, entrambi affrontati dal birrificio Alta Quota.
“Ci piace anche il messaggio legato alla “ripartenza” – conclude Granieri – che questo prodotto trasmette, dal momento che il birrificio artigianale Alta Quota, che produce “Olea”, si trova a Cittareale a Rieti, proprio nell’area del cratere. Un’azienda che ha subito il terremoto, ma si è rialzata e rimessa in gioco, credendo nell’innovazione di questo prodotto con coraggio e forza”.
La birra Olea viene realizzata grazie all’utilizzo di 100 kg di foglie secche di olivo, tutte provenienti solo dal Lazio che dopo la potatura degli alberi per rendere migliore il raccolto, invece di diventare scarto, vengono riutilizzate per dar vita ad un prodotto ricco di polifenoli.
“Olea rappresenta un altro grande risultato per il nostro birrificio – spiega Claudio Lorenzini di Birra Alta Quota – Ormai da qualche anno stiamo lavorando per poter produrre le nostre birre utilizzando solo materie prime italiane, molte autoprodotte. Contemporaneamente il nostro impegno è quello di ideare e realizzare birre capaci di rappresentare il territorio”.