Ambiente Mare Italia, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi in programma domenica 21 novembre, fa il punto sullo stato del verde in Italia. Mentre la copertura di foreste e boschi è in aumento, nonostante la piaga drammatica degli incendi, molto si può fare in ambito urbano e periurbano
Il 21 novembre in Italia si festeggia la Giornata Nazionale degli Alberi, celebrati per le loro indispensabili capacità per la proliferazione della vita: assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, prevenire il dissesto idrogeologico, proteggere la biodiversità.
La Giornata Nazionale degli Alberi, riconosciuta dalla Legge n.10 del 14 gennaio 2013 , viene celebrata con l’intento di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani.
“L’albero non è solo un dono della natura, è anche lo strumento che la Natura ci ha messo a disposizione per intervenire sui cambiamenti climatici, sulla nostra salute e sulla qualità della nostra vita – dichiara Alessandro Botti, presidente di Ambiente Mare Italia –. Per questo, in occasione della giornata nazionale dell’albero, Ambiente Mare Italia – AMI invita a riflettere sull’importanza che gli alberi hanno per l’ambiente che ci circonda e per una migliore qualità della vita“.
Boschi e foreste nel mondo, l’impegno a non deforestare
Il messaggio è arrivato forte e chiaro anche dalla Cop 26 di Glasgow, nel corso della quale non è stato raggiunto nessun accordo decisivo sui cambiamenti climatici, ma almeno un impegno concreto dei Governi per porre fine alla deforestazione entro il 2030. A livello mondiale è allarme deforestazione!
Circa il 30 per cento delle terre emerse del pianeta è coperto da boschi per un’estensione totale di quasi 4 miliardi di ettari. Fonti FAO avvertono però come ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari l’anno e come, solo nel 2019, se ne siano persi ben 26 milioni di ettari.
La situazione di boschi e foreste in Italia e la piaga degli incendi
In Italia la situazione è più green. Dal 2015 al 2020 la copertura forestale è aumentata di quasi un punto percentuale, dal 30.8 al 31.7%, più che in qualsiasi altro Paese in Europa e al di sopra di nazioni a tradizionale vocazione boschiva come la Germania, 31%, e la Svizzera, 31%.
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Le foreste sono uno scrigno di biodiversità, ospitando l’80% delle specie animali e floreali terrestri e sono necessarie per mitigare l’effetto serra e cambiamenti climatici e contrastare l’innalzamento della temperatura globale.
Una grave minaccia pone a rischio le nostre foreste: gli incendi boschivi che causano una perdita di biodiversità genetica, il rilascio e immissione in atmosfera di quantità enormi di anidride carbonica e altri gas serra.
Secondo i dati dell’European Forest Fire Information System (Effis), pubblicati nel mese di agosto, dall’inizio dell’anno nella nostra Penisola sono bruciati 102.933 ettari di terreno, un’area grande quanto 140mila campi da calcio. La situazione, dal mese di agosto, è andata peggiorando a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il sud Italia.
Fare di più per la forestazione in ambito urbano e periurbano
“Il nostro Paese ha bisogno di diffuse e condivise politiche di forestazione urbana e periurbana” avverte il presidente di AMI, Alessandro Botti.
Secondo il Rapporto 2021 sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), nel 2019 il nostro Paese era il primo per numero di morti per biossido di azoto, circa 10.640 nel 2019, ed è il secondo dopo la Germania per i rischi da particolato fine PM2,5, 49.900 morti.
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“Le foreste urbane e periurbane sono la soluzione per il contrasto dell’inquinamento da biossido di azoto e permettono un netto miglioramento della qualità della vita dei cittadini – conclude Botti –. Una politica coerente e non occasionale di forestazione permette l’incremento della biodiversità all’interno delle nostre città e un incremento del benessere psico-fisico degli abitanti“.
“Le infrastrutture verdi – dichiara Ilaria Falconi, Responsabile per Ambiente Mare Italia dell’Area Tutela del suolo e agricoltura biologica – dovrebbero essere realizzate in modo da divenire delle reti naturali, strutturali e funzionali in grado di migliorare la resilienza, le condizioni microclimatiche e la qualità dell’aria della città; di permettere la ritenzione e il riciclo della risorsa idrica; di garantire la mitigazione e l’adattamento al rischio idrogeologico e climatico“.
Per questo Ambiente Mare Italia in occasione della giornata dell’albero, promuove, accanto alla messa a dimora di nuovi alberi, una progettazione delle infrastrutture verdi in base alle caratteristiche del sito oggetto dell’intervento, al fine di massimizzare i servizi ecosistemici in un’ottica di multifunzionalità` e di benefici per la salute dei cittadini e del nostro Pianeta.
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