Il gruppo altoatesino di Ostellato (Ferrara) Fri-El Green House inaugura altri venti ettari di serre di ferro e vetro per produrre pomodori 365 giorni l’anno in impianti idroponici
Fri-El Green House, con la nuova espansione raggiunge una superficie produttiva di 31,1 ettari di serre in ferro-vetro per riuscire a fornire 365 giorni all’anno pomodoro italiano proveniente dallo stesso sito, al ritmo di sistemi di produzione che garantiscono un risparmio del 70% della superficie impiegata e del 70% di acqua, rispetto alle coltivazioni tradizionali.
Fri-El Green House è l’azienda energetica che produce pomodori idroponici a marchio H2Orto verso un’agricoltura a impatto zero o quasi: ci lavorano 380 dipendenti che l’anno prossimo non a caso dovrebbero diventare 450.
Due nuovi contenitori in ferro vetro che si chiamano proprio ‘Ostellato 3’ e ‘Ostellato 4’, quindi per il progetto del Gruppo Fri-El con sede in Alto Adige, fondato sei anni fa e tra i principali produttori italiani di energia da fonti rinnovabili (eolica, biomassa e biogas in particolare).
Rispetto al totale della nuova superficie produttiva, sono già operativi dieci ettari mentre altri dieci lo saranno a partire da marzo 2022 nell’area industriale di Ostellato a conferma dell’avanzamento di un piano ampio di sviluppo che non sembra arrestarsi.
L’intuizione di non disperdere il calore generato dalle centrali elettriche aziendali a biogas, impiegandolo nella coltivazione di ortaggi di qualità, resta dunque valida.
Non basta il ciclo solare normale, in effetti, visto che il mercato risponde bene non da oggi ai pomodori idroponici: parte del riscaldamento necessario a garantire una produzione per tutto l’anno si realizza proprio attraverso l’acqua calda residua prodotta dalle centrali a biogas adiacenti, recuperando energia.
Inoltre, le serre hi-tech sono illuminate con luci a Led necessarie appunto alla produzione invernale garantendo un basso consumo energetico e un’abbondanza di luce nello spettro di quella utilizzabile dalle piante e evitando sprechi.
Non sarà molto ‘romantica’, dal punto di vista del ciclo naturale delle colture nelle stagioni però è considerata molto efficiente anche dal punto di vista del buon gusto del pomodoro.
La produzione di H2Orto consiste attualmente in pomodori a grappolo, pomodori cocktail e ciliegino certificati “nichel free” aspetto che a sua volta ha contribuito ad una buona diffusione nei mercati. Inoltre, l’azienda usa la lotta integrata e quindi gli insetti utili che combattono quelli infestanti, per evitare pesticidi e glifosati.
L’ecosistema delle serre funziona in un ciclo chiuso, gestito attraverso un super software che controlla il clima, l’irrigazione e l’umidità attraverso il riutilizzo di tutte le componenti vitali per la pianta.
In tutto questo, puntualizza Alessio Orlandi, direttore sales & marketing del gruppo: “Diamo un contributo alla decarbonizzazione puntando forte sulla sostenibilità non tanto come slogan ma come reale interesse aziendale a produrre in maniera responsabile. Andiamo verso un’azienda carbon-free – assicura quindi Orlandi -, con le nuove serre e i nuovi progetti”.
Ernst Gostner, presidente di Fri-El sottolinea sul posto a Ostellato, di fronte ai nuovi spazi agricoli: “Questa possiamo definirla la serra più grande d’Italia stiamo crescendo non da oggi nell’ambito della transizione energetica. Aboliremo l’uso delle energie fossili sposando quelle rinnovabili. Stiamo dentro alla decarbonizzazione”.
E aggiunge Andrea Launeck, managing director di Rijk Zwaan Italia, leader multinazionale nel settore della ricerca sementi e ortaggi, tra gli sponsor delle nuove serre ferraresi: “Siamo qui oggi perché forniamo la genetica dei pomodori impiegati e alcune delle varietà di pomodoro che vengono coltivate qui ciliegino e cocktail o a grappolo grande col ramo, sono sviluppate dalla nostra azienda, condividendo innovazione e sostenibilità come linee guida”.