Si è svolto ieri, il secondo appuntamento di “Obiettivo Sostenibilità Scuole”, progetto nazionale patrocinato dal MITE
Il Secondo appuntamento di “Obiettivo Sostenibilità Scuole” si è svolto ieri, il progetto nazionale patrocinato dal MITE per promuovere la sostenibilità negli istituti scolastici italiani, con un focus sull’innovazione digitale come leva per il Green Deal, coinvolgendo varie realtà del centro Italia.
Itelyum, player nazionale per l’economia circolare, e WeSchool, piattaforma della didattica digitale con 233.000 docenti e oltre un milione e 700mila studenti a bordo, hanno aperto un confronto con i decisori politici e con le studentesse e gli studenti dell’Istituto I.I.S. “A. Volta” di Frosinone e del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali, Ambiente dell’Università La Sapienza di Roma – sede Latina, interlocutori consapevoli della transizione digitale ed ecologica che attende il Paese.
Itelyum, innovazione digitale, il cambiamento anche culturale e sociale
“La transizione energetica è una strada necessaria che presuppone anche un utilizzo intelligente, equo, di tecnologia avanzata: ma non solo. Il cambiamento deve essere anche culturale e sociale, deve riguardare nuove abitudini, una nuova educazione, un’idea di crescita economica sostenibile svincolata dall’utilizzo di risorse e capace, invece, di contribuire alla competitività mondiale a lungo termine dell’economia dell’UE promuovendo l’innovazione nelle tecnologie verdi” – ha spiegato in apertura Assuntela Messina, Sottosegretaria al Ministero dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Con le loro domande ai relatori, gli studenti hanno approfondito le modalità di partecipazione del mondo scolastico e imprenditoriale, nel processo di questa transizione nazionale e globale, e di come sensibilizzare ancora di più la cittadinanza sui temi della sostenibilità.
“Grazie all’incontro di oggi possiamo lavorare su obiettivi comuni verso la costruzione di una green society – sottolinea Marco Codognola, AD di Itelyum – Itelyum fa parte delle best practice italiane per l’economia circolare e la rigenerazione di risorse, ma non solo. Oggi investiamo nel futuro implementando processi di innovazione digitale e di formazione per il capitale umano. Competenze da condividere con le nuove generazioni”.
Le voci del territorio
L’intervento di Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio incentrato sugli impegni presi: “Parlare agli studenti e alle giovani generazioni è come parlare al futuro. Ancor di più se questa interazione coinvolge tutta la comunità scolastica che contribuisce a formare i cittadini di domani, ovvero i beneficiari e gli attori principali del processo di trasformazione” – ha sottolineato Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Regione Lazio.
“La digitalizzazione è, infatti, l’infrastruttura indispensabile per sostenere la transizione ecologica – prosegue Roberta Lombardi – per questo come Regione Lazio nelle nostre azioni principali, come la nuova Agenda Digitale 2021-2027, abbiamo inserito questo legame quale vera e propria costante del nostro agire politico” – ha sottolineato Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Regione Lazio.
Dalla parte delle aziende, la voce di Unindustria che traina il tessuto produttivo del territorio “Le tecnologie digitali rivestono naturalmente un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile – spiega sul tema Miriam Diurni, Presidente Unindustria Frosinone – Esiste una stretta correlazione tra la rivoluzione digitale e la sostenibilità”.
“L’Italia registra un ritardo sugli investimenti in eco-innovazione e digitalizzazione: il 6% delle imprese manifatturiere ha già compiuto la transizione digitale, il 26% ha investito in sostenibilità e industria 4.0, ma il 62% ancora non ha messo in atto investimenti e di questi solo il 6% li ha già programmati. Il nostro compito è quello di favorire sul territorio provinciale e regionale un cambiamento culturale e oggi la Regione Lazio è al terzo posto in Italia per numero di imprese che nel quinquennio 2015-19 hanno investito in innovazione tecnologica. Sostenibilità, innovazione digitale, transizione green e competitività sono strettamente connesse e centrali nel nostro programma di azione” – continua Miriam Diurni.
L’Università La Sapienza, con una rappresentanza del polo pontino, contribuisce allo scambio continuo con le realtà aziendali, a formare le professionalità dei nuovi ‘green job’, come spiega Giuseppe Bonifazi, professore ordinario del Dipartimento di Chimica, Materiali, Ambiente dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma.
“Cerchiamo di seguire un modello di formazione diverso – spiega il professor Bonifazi -, che offra una guida alle nuove leve per capire i contesti attuali in cui si muove la società, come l’innovazione digitale, tecnologica e l’evoluzione dell’economia circolare. In questo ambito la piattaforma Job-Soul, implementata ormai da diversi anni da ‘La Sapienza’, rappresenta un ottimo strumento operativo per avvicinare studenti e mondo professionale, oltre all’affiancamento a modelli industriali che, come Itelyum, permettono di esplorare processi produttivi avanzati”.
“Siamo orgogliosi di rappresentare gli studenti del territorio del frusinate a cui cerchiamo di offrire un percorso di studi adeguato ai rapidi cambiamenti della società – ha dichiarato il Dirigente scolastico dell’Istituto Volta di Frosinone, prof. Giovanni Guglielmi. “L’obiettivo è di sfruttare le possibilità del territorio, ma anche nazionali, e conservare un filo diretto con le aziende con cui costruire un futuro innovativo e sostenibile”.