Dal 14 ottobre, in occasione della giornata mondiale dell’educazione ambientale, nei cinema italiani uscirà WATERMARK – L’acqua è il bene più prezioso, un meraviglioso documentario fotografico diretto da Jennifer Baichwal ed Edward Burtynsky sull’importanza del ruolo che l’acqua ricopre
Dopo aver ricevuto il plauso della critica e ottenuto oltre 50.000 spettatori nei cinema italiani con ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANA, l’opera che indagava l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso straordinarie immagini, Fondazione Stensen e Valmyn sono lieti di portare nei cinema anche il secondo capitolo della colossale opera sull’ambiente realizzata da Jennifer Baichwal ed Edward Burtynsky: WATERMARK – L’acqua è il bene più prezioso, uno straordinario documentario fotografico sul fondamentale ruolo che l’acqua ricopre nella formazione e nello sviluppo dei Popoli.
Di cosa si tratta?
Il documentario è un ritratto di grande attualità, che restituisce un quadro visivamente affascinante della complessità della situazione attuale, che spazia dalle gigantesche infrastrutture costruite dall’uomo ai sempre più numerosi disastri ambientali (esondazioni, allagamenti, erosione delle coste…), dagli sprechi del mondo ricco fino all’ingegno storico di conservazione e mantenimento di un bene così prezioso per la vita.
Attraverso la fotografia, e non solo, i registi porteranno gli spettatori tra le enormi fattorie galleggianti al largo della costa cinese del Fujian, al cantiere di Xiluodu, la più grande diga ad arco al mondo, nel delta del deserto dove si arena il possente fiume Colorado, tra le concerie di cuoio di Dhaka.
E poi ancora agli Open di Surf di Huntington Beach negli Stati Uniti e al Kumbh Mela ad Allahabad, dove si radunano 30 milioni di persone per immergersi tutte insieme nel sacro Gange.
Gli spettatori avranno anche il piacere di accompagnare gli scienziati nel loro lavoro di estrazione di carote di ghiaccio dalle profondità del sottosuolo della Groenlandia, ma anche di partecipare all’esplorazione dell’incontaminato spartiacque della Columbia Britannica settentrionale.
Le parole dell’artista Edward Burtynsky
“Ho iniziato a pensare di usare l’acqua come soggetto per un mio lavoro nel 2007, mentre mi trovavo a fotografare le miniere d’oro in Australia, primo continente di quest’era geologica che ha iniziato a prosciugarsi. Le storie dei contadini costretti ad andarsene a causa dell’essiccamento delle terre erano su tutti i giornali. Mentre ero lì, ho incontrato un fotoreporter che mi ha raccontato un episodio in cui si era trovato coinvolto in un bar di Adelaide. Aveva ordinato una birra e un bicchiere d’acqua, finita la birra ,aveva pagato il conto e fatto per andarsene ,ma il barista lo ha fermato e gli ha ordinato di finire il bicchiere d’acqua. D’improvviso, essa ha assunto per me un nuovo significato. Ho realizzato che, a differenza del petrolio, non se ne può fare a meno. Senz’acqua, si muore. [..]”
“Senza acqua non siamo nulla, pensò il viaggiatore. Persino un imperatore, negatagli l’acqua, si trasformerebbe rapidamente in polvere. L’acqua è il vero monarca e noi siamo tutti i suoi schiavi.”
SALMAN RUSHDIE
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