Primo grande esperimento di crowd foresight – previsione collettiva del futuro – incrociato a una grande mobilitazione di crowd writing, scrittura collettiva , “… e poi? Scegliere il futuro” è il libro di Andrea Segrè e Ilaria Pertot
“… e poi? Scegliere il futuro” è il libro curato a quattro mani da Andrea Segrè professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna e da Ilaria Pertot professore ordinario di Patologia vegetale all’Università di Trento, entrambi accademici ed esperti di strategie di sviluppo sostenibile, edito da Edizioni Ambiente, uscito il 16 settembre e realizzato con la prefazione dello scrittore Gian Mario Villalta.
Elisa e Carlo, i protagonisti del romanzo, hanno in comune una passione per la natura e la tutela dell’ambiente, passione che fortifica sempre di più la loro amicizia. Ben presto avverrà un cambiamento in questa amicizia a causa di eventi inaspettati come l’entrata in scena di un terzo personaggio, un ragazzo che fa saltare l’equilibrio su cui si basa la sintonia fra Elisa e Carlo. A questo si aggiunge una pandemia che paralizza il Pianeta e costringere a rivedere le sue certezze.
Nel libro “… e poi? Scegliere il futuro” vengono sezionati l’uso insostenibile delle risorse naturali, la società della produzione illimitata e del consumo di massa, lo stile di vita bulimico e frenetico, per cercare di capire cosa non funziona nel mondo.
Un libro che guarda oltre la pandemia ed è il primo grande esperimento di crowd foresight – previsione collettiva del futuro – incrociato a una grande mobilitazione di crowd writing, scrittura collettiva.
Centinaia di lettori hanno formulato 4.494 scenari, e offerto 157.151 parole e 979.908 caratteri per scrivere insieme il libro del futuro e sul futuro.
Scritto in chiave originale, “… e poi? Scegliere il futuro” è un libro concepito per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, insieme agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
L’indagine di crowd foresight ha prospettato scenari e linee guida importanti, sulla base del sentire e della prefigurazione collettiva. Da qui ai prossimi cinque anni come sarà il cibo, i mezzi pubblici, il vestiario? Come cambierà il mondo del lavoro?.
“… e poi? Scegliere il futuro” cosa succederà entro i prossimi cinque anni?
Da qui ai prossimi cinque anni:
- i cibi sulle tavole saranno semplici, a base di prodotti freschi. Saranno preferiti piatti sani e tradizionali ai quali verranno introdotti alcuni cibi nuovi preparati utilizzando ad esempio, delle farine di insetti
- i pasti verranno consumati in casa preferendo in alternativa alcune volte locali nel quartiere di appartenenza. Perché si prevede che dopo la pandemia ci si muoverà soprattutto con trasporti pubblici e il treno ad alta velocità farà la parte del leone negli spostamenti. Nell’impossibilità di usufruire dei mezzi pubblici, verranno utilizzate auto elettriche o ibride e, per brevi percorsi, soprattutto la bici elettrica
- l’agricoltura sarà trasformata quasi totalmente in biologica, riducendo molto l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, prediligendo la filiera corta che favorirà l’acquisto nel negozio di prossimità, nel supermercato vicino a casa o direttamente dal produttore
- cambierà il mondo del lavoro e il modo di lavorare: sarà nella maggior parte caratterizzato prevalentemente da smart working, un lavoro gestito in autonomia e in un contesto altamente tecnologico. Per chi lavora in città, gran parte dell’attività si farà da casa e grande cambiamento, la proiezione verso il lavoro in campagna a contatto con la natura.
- anche l’abbigliamento sarà differente, i vestiti saranno comodi, combinando eleganza, qualità e praticità, utilizzando fibre naturali per garantire innanzitutto il benessere, mentre per i capi tecnici rimarranno le fibre sintetiche
- si vivrà di più la propria casa passando più tempo con le persone care, il bene più prezioso nella vita. Insomma diventeremo più saggi, speriamo!
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