La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con l’Istituto di Management e il suo Laboratorio SuM – Sustainability Management supporterà la società calcistica bianconera nella quantificazione delle emissioni di carbonio. Il mondo del calcio può e deve rappresentare un esempio, soprattutto per le nuove generazioni, nella lotta al cambiamento climatico
Scuola Superiore Sant’Anna e Juventus, una collaborazione che fa bene all’ambiente. Se si parla di calcio in Italia e della squadra più amata e più odiata dai tifosi, non ci sono dubbi: è la Juventus, celebrata e additata da sempre. Ma forse quanto stiamo per raccontarvi può miracolosamente mettere d’accordo i due inconciliabili schieramenti. La società di Torino ha infatti deciso di impegnarsi ed offrire il proprio contributo nella riduzione della “carbon footprint”.
Da qui nasce una stretta collaborazione tra la Juventus calcio e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, unite dalla volontà di ridurre le emissioni di gas serra. Alla Scuola Superiore Sant’Anna è attivo il Laboratorio SuM – Sustainability Management – dell’Istituto di Management, dove opera un gruppo di ricerca impegnato a unire il mondo dello sport, in particolare del calcio, e della sostenibilità ambientale.
È questo gruppo che supporterà la società bianconera nella quantificazione delle sue emissioni di carbonio di Scope 3 (emissioni indirette dovute all’attività dell’azienda. Questa categoria include le fonti emissive che non sono sotto il diretto controllo aziendale, ma le cui emissioni sono indirettamente dovute all’attività aziendale.
Sono suddivise a loro volta in 15 categorie secondo le indicazioni del GHG Protocol) con metodi scientifici e consolidati, sulla base della propria ventennale esperienza nello studio delle cosiddette “impronte ambientali”.
Come sottolineato da Fabio Iraldo, docente co-direttore del laboratorio SuM Sustainability Management dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna: “Nella lotta al cambiamento climatico occorre mobilitare tutti i settori della collettività. Per la grande influenza che esercitano sulla società e sulle diverse generazioni, lo sport, e il calcio in particolare, rappresentano una leva di sviluppo per azioni di riduzione dell’effetto serra di formidabile efficacia”.
Le fasi del progetto secondo le linee guida internazionali
La prima fase del progetto tra Scuola Superiore Sant’Anna e Juventus consisterà in un’analisi di tutte le possibili fonti di emissioni connesse alle attività di Juventus (allenamenti, partite, gestione dello stadio…), mentre la seconda fase stabilirà una specifica metodologia per la classificazione e per il calcolo delle emissioni indirette (approvvigionamenti, accoglienza del pubblico…), in linea con lo standard ISO 14064 e con il protocollo GHG del World Resource Institute. Sono lo standard e il protocollo che definiscono linee guida internazionali per la contabilizzazione dei gas serra.
Scuola Superiore Sant’Anna e il mondo del calcio
Il percorso innovativo di applicazione agli eventi sportivi della “carbon footprint” nasce sulla scia delle attività svolte dalla Scuola Superiore Sant’Anna, in particolare dall’Istituto di Management, nell’ambito del progetto europeo Life TACKLE, focalizzato sulla gestione ambientale del calcio professionistico e sullo sviluppo di differenti azioni mirate alla sostenibilità di questo settore come la gestione dei rifiuti, la mobilità dei supporters, i consumi energetici originati dalle partite e la gestione degli stadi.
Fin dai primi passi del progetto europeo Life TACKLE, Juventus è stato uno dei Club “pionieri” nel 2019 a contribuire al progetto mettendo a disposizione la propria esperienza sullo sviluppo di buone pratiche ambientali, applicate alla gestione dei match, degli allenamenti e delle strutture ad essi funzionali, incluso l’Allianz Stadium.
L’accordo dà il via ad un nuovo percorso di collaborazione con la società Juventus, tra i club più innovativi e all’avanguardia nel panorama del calcio professionistico sul fronte dell’impegno contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di consolidare il percorso intrapreso e compiere un ulteriore salto di qualità in termini di sostenibilità e lotta al Climate Change nell’attuazione di iniziative e strategie di frontiera in tema di sostenibilità.
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