Votato da più di 2500 cittadini tra 15 progetti concorrenti, TartaLife, il progetto di salvaguardia delle tartarughe marine voluto dal CNR-IRBIM di Ancona con altri 7 partner e che ha coinvolto le 15 regioni che si affacciano sul mare, ha vinto il Life Award 2021, il prestigioso riconoscimento assegnato ai progetti finanziati dal programma LIFE+ della Commissione Europea
Il progetto TartaLife, promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare e coordinato dal CNR-IRBIM di Ancona (ex CNR-ISMAR) in collaborazione con altri 7 partner (Legambiente, Consorzio Unimar, Provincia di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta Isole Egadi, Area Marina Protetta Isole Pelagie), nasce con lo scopo di tutelare le tartarughe marine e ridurne la mortalità indotta dalle attività di pesca professionale, contribuendo così alla conservazione di questa specie in Mediterraneo.
Sei anni di lavoro di ricerca, sensibilizzazione e formazione, sei anni di sperimentazione di pratiche per ridurre la mortalità delle tartarughe marine durante le attività di pesca professionale, hanno portato a significative riduzioni di catture e di mortalità di questa specie. In particolare, grazie al coinvolgimento diretto dei pescatori e all’uso di dispositivi di mitigazione di catture accidentali quali ami circolari, dissuasori luminosi o griglie di esclusione (TED), si è giunti a una sostanziosa riduzione delle catture accidentali che va dal 30 fino al 100% a seconda dei sistemi di pesca, con una netta diminuzione dei casi di lesioni gravi per gli esemplari accidentalmente catturati.
La bella notizia è che il progetto si può fregiare della vittoria del Life Award 2021, il prestigioso riconoscimento assegnato ai progetti finanziati dal programma LIFE+ della Commissione Europea che hanno contribuito al miglioramento della sostenibilità ambientale. Il riconoscimento, cofinanziato anche dalla Regione Marche, conferma questo progetto come il più amato dai cittadini che numerosissimi (in 2599) lo hanno votato, scegliendolo nella rosa dei 15 Life in gara sul sito www.lifeawards.eu, decretando così che TartaLife è il Life più innovativo, stimolante ed efficace in tema di ambiente e protezione della natura.
Lo staff di Tartalife è antusiasta: “Sei anni di lavoro di ricerca, sensibilizzazione e formazione, sei anni di sperimentazione di pratiche per ridurre la mortalità delle tartarughe marine durante le attività di pesca professionale, hanno portato a significative riduzioni di catture e di mortalità di questa specie. In particolare, grazie al coinvolgimento diretto dei pescatori e all’uso dei sistemi di pesca selettivi come ami circolari, dissuasori luminosi o reti speciali, si è giunti a una sostanziosa riduzione delle catture accidentali che va dal 30 fino al 100% a seconda dei sistemi di pesca, con una netta diminuzione dei casi di lesioni gravi per gli esemplari accidentalmente catturati”.
Alessandro Lucchetti del Cnr-Irbim, ha commentato: “Siamo molto felici per questo premio. TartaLife è stato un progetto estremamente difficile per molti aspetti ma allo stesso tempo molto stimolante. Siamo partiti da una situazione iniziale di generale diffidenza verso i pescatori e di grande confusione in cui erano poco chiare le aree e i periodi a più alto rischio per le tartarughe. Al termine del progetto i risultati conseguiti sono lampanti: ora sappiamo quali attrezzi sono più impattanti e quali aree sono a rischio bycatch, abbiamo sviluppato sistemi per ridurre le catture accidentali sviluppando anche un marchio di certificazione Turtle Safe, abbiamo potenziato i centri di recupero e formato gli attuali e futuri operatori senza trascurare le attività con centinaia di migliaia di cittadini. Ora abbiamo intere marinerie che collaborano al recupero delle tartarughe e la soddisfazione più grande è quando sono proprio i pescatori a contattarci per chiedere come fare per ridurre le catture. La strada per la salvaguardia delle tartarughe è stata tracciata da TartaLife, ora è il momento di mettere a frutto quanto sperimentato da noi”.
Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, conclude: “Questo premio, per Legambiente, che è stato insieme al Cnr-Irbim uno dei principali ideatori e artefici del progetto, è una grandissima soddisfazione. Un importante riconoscimento a un’iniziativa che ha saputo coniugare ricerca scientifica, conservazione, informazione e sensibilizzazione coinvolgendo attivamente alcuni portatori di interesse come i pescatori e le comunità locali che sono stati determinanti per raggiungere gli obiettivi di questo ambizioso progetto e a cui dedichiamo questo prestigioso premio. Il lavoro da fare per garantire alle tartarughe marine adeguata protezione è ancora lungo ma grazie anche a questo progetto un discreto passo in avanti è stato fatto. L’azione di Legambiente a favore delle tartarughe marine non si ferma e proprio in questi giorni sta partendo il programma TARTAWATCHERS finalizzato al monitoraggio e alla protezione dei nidi che gli operatori e i volontari di Legambiente proteggeranno fino al momento della schiusa e all’entrata in acqua dei piccoli”.
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