Arcadia, progetto partito a settembre 2019, sviluppato da ENEA e coordinato dal Ministero della Transizione Ecologica, intende dare vita ad una banca dati tutta italiana di valutazione LCA (Life Cycle Assessment), cioè il ciclo di vita di prodotti e servizi
Per le imprese europee la qualità ambientale dei prodotti e dei servizi, ma anche delle organizzazioni, è ormai diventata un elemento fondamentale di competitività. Per valutare la qualità ambientale la metodologia più utilizzata è la Valutazione del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment, LCA) che considera l’intero ciclo di vita di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime alla produzione e all’uso fino al riutilizzo e allo smaltimento di rifiuti, valutando gli effetti dell’intera filiera sulla salute umana, gli ecosistemi e le risorse naturali.
Il progetto Arcadia, sviluppato da ENEA e finanziato dal programma nazionale PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, vuole dare vita ad una banca dati italiana sul ciclo di vita di prodotti e servizi a disposizione di pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria e imprese che si trovano ad affrontare le sfide del nuovo Piano di Azione per l’economia circolare.
“Abbiamo costruito una rete di relazioni con PA, associazioni di categoria, aziende, enti certificatori, enti ricerca, università e istituzioni di ricerca per arrivare a produrre una banca dati LCA di qualità e rappresentativa del tessuto produttivo italiano”, sottolinea Simona Scalbi, ricercatrice del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e responsabile tecnico-scientifico del progetto.
Il progetto Arcadia nasce all’interno del più ampio progetto Mettiamoci in RIGA – Rafforzamento Integrato Governance Ambientale, coordinato dal Ministero della Transizione Ecologica, che ha dato un contributo decisivo all’identificazione di 15 filiere nazionali prioritarie in base a indicatori quali: impatto ambientale, produttività, marchio Made Green in Italy, appalti pubblici e acquisti verdi GPP (Green Public Procurement) e i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
“Abbiamo rivolto la prima iniziativa pubblica di Arcadia al settore delle costruzioni che risulta strategico nell’ambito del Green Public Procurement. In futuro, auspichiamo che sempre più aziende siano disposte a dare un contributo allo sviluppo della banca dati, in particolare nei settori delle pietre ornamentali, aggregati riciclati e naturali, cemento, calcestruzzo, infissi e serramenti, demolizione e impianti di riciclo”, ha concluso Simona Scalbi.
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