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Tartalove, nel mar Mediterraneo cercasi mamma “umana” per le tartarughe

Tartalove, nel mar mediterraneo cercasi mamma “umana” per le tartarughe
Foto di Shakeel Safeek da Pixabay

Con la campagna Tartalove a favore della Caretta caretta, Legambiente racconta la vita da tartaruga nei nostri mari, tra plastica e catture accidentali e in occasione della Festa della Mamma, invita tutti a dare una mamma “umana” alle tartarughe del mar Mediterraneo

Proviamo ad immaginare se un giorno fossimo tutti delle tartarughe marine, come sarebbe nei mari italiani la vita da tartaruga? Indubbiamente saremmo considerati tra i più amati e innocenti rettili marini ma per sopravvivere quante difficoltà incontreremo? Sicuramente avrebbero inizio già prima di venire al mondo. Sulle spiagge la nidificazione delle tartarughe è messa costantemente in pericolo, le uova che le mamme tartaruga depongono vengono distrutte durante la pulizia delle spiagge oppure saccheggiate dai predatori.

Superati i pericoli dopo la schiusa, i tartarughini prendono finalmente la via del mare, ma i problemi non finiscono di sicuro. Per sopravvivere, se fossimo tartarughine, ogni giorno dovremmo lottare contro molteplici ostacoli e pericoli.

Tartalove, gli ostacoli e i pericoli del mare

In mare le tartarughine devono evitare di soffocare per l’ingestione di plastiche, cercare di non finire impigliate in una rete da pesca o, peggio ancora, catturate dagli ami oppure schivare pericolosi incidenti con barche e natanti.

Una vita quindi costantemente sotto minaccia per una specie come la Caretta caretta a rischio di estinzione nel mar Mediteranneo. I numeri quindi i parlano chiaro: solo in Italia ogni anno muoiono più di 10mila esemplari a seguito di catture accidentali, ingestione di plastica e traffico nautico.

Sarebbe assurdo per le tartarughe avere una mamma “umana” allora, alla luce di tutte queste peripezie? Assolutamente no. Con un piccolo contributo questi animali simbolo della biodiversità dei mari, possono essere concretamente aiutati.

È l’augurio di Legambiente con la campagna Tartalove che, in occasione della Festa della mamma propone il video spot a sostegno delle tartarughe marine Caretta caretta, realizzato dall’agenzia Ogilvy. Un dialogo, breve ma simbolico, tra una coppia di tartarughe in fondo al mare a cui hanno prestato le voci il Mago Forest e Carla Signoris che nel cartoon Alla Ricerca di Nemo, è la straordinaria interprete di Dory.

Tartalove, il dialogo in fondo al mare

“Hai una mamma umana!?”. “Ma come? Gli umani ci intossicano, ci intrappolano, ci soffocano con la plastica!”, è l’esclamazione a dir poco sorpresa. “Ma mia mamma è diversa, sostiene Tartalove”. È la risposta pronta che arriva dal tartarughino adottato nell’ambito della campagna Tartalove che riesce a salvare gli esemplari feriti per poi curarli e liberarli in mare nuovamente, grazie ai 4 Centri di recupero e soccorso gestiti da Legambiente.

Solo nel 2020 grazie alla campagna Tartalove ben 154 tartarughe sono state salvate in mare, anche grazie alla collaborazione dei pescatori, e curate nei Centri gestiti da Legambiente.

“Regalare un’adozione con Tartalove ha un duplice valore: è un gesto d’amore e di riconoscimento verso la propria mamma ma anche nei confronti della natura – dichiara il Coordinatore della Campagna Tartalove Stefano Di MarcoSostenere Tartalove vuol dire raccogliere i fondi indispensabili per dare gambe e braccia alla nostra missione a favore delle tartarughe marine”.

L’attenzione, per la Festa della Mamma è rivolta tutta a mamma tartaruga che sulle coste italiane intensifica la nidificazione: sono circa 250 i nidi scoperti nella scorsa stagione in Italia.

La nidificazione, come noto, è un processo delicato e ostacolato purtroppo da tanti fattori: inquinamento acustico provocato da rumori che disturbano la deposizione, luci accecanti molto pericolosi in fase di schiusa, senza dimenticare quanto la predazione delle uova da parte di altri animali rappresenti un rischio costante.

Tartalove a fronte di queste difficoltà, non si occupa solo di recuperare e curare le tartarughe ferite in mare. Legambiente, in previsione della nuova stagione di nidificazione e per far dormire a mamma tartaruga sonni tranquilli, lancia il Programma Tartawatchers, grazie al quale centinaia di volontari, dall’inizio del prossimo mese di giugno, controlleranno le spiagge individuando i nidi, proteggendoli e monitorandoli fino al momento della schiusa e all’entrata in acqua dei piccoli.

Sul sito della campagna www.tartalove.it è possibile adottare con un piccolo contributo, simbolicamente una tartaruga. Ad adozione avvenuta, si riceverà un certificato con la foto dell’animale adottato. Una idea regalo per la festa della Mamma che sosterrà anche la natura e l’ambiente.

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