Realizzata da Rubner Haus, l’edificio, caratterizzato da innovative soluzioni in linea con sostenibilità e ambiente, si muove in un dialogo costante tra antiche architetture e idee contemporanee
Nella piccola cittadina di Noventa, ultimo paese della Riviera del Brenta, sorge una casa in bioedilizia dalla personalità complessa che coniuga modernità della visione architettonica con la bellezza e la storia del posto. Un luogo dove troviamo ville cinque, sei e settecentesche accanto all’alveo naturale del fiume dove i nobili del posto, nel ‘700, per raggiungere le loro dimore sulla terraferma, utilizzavano i burchielli, eleganti imbarcazioni veneziane in legno.
Casa in bioedilizia, legno ma senza colle
La combinazione tra contemporaneità e tradizione è evidente nell’utilizzo da parte di Rubner Haus di un antico metodo di costruzione in legno stratificato che prevede l’utilizzo di legno massiccio senza colle né parti metalliche e che già nel XII secolo veniva impiegato nell’architettura di certe chiese nei paesi scandinavi. Ne deriva un esempio di bioedilizia, in grado di garantire uno straordinario livello di salubrità e un’elevatissima qualità abitativa.
I diversi volumi dell’edificio richiamano gli antichi cascinali veneti, nell’alto arco sopra l’ingresso per esempio, che serviva a favorire l’ingresso del carro per scaricare il fieno nella parte della struttura destinata a contenere gli ambienti di lavoro, o nella barchessa, deposito di grano e fieno, che divideva il corpo centrale dell’abitazione occupata dai proprietari, da quello riservato ai contadini e che qui invece è collocata all’estremità opposta, rivisitata ribassandone la forma rispetto alla struttura principale con una modanatura di sottogronda più importante e preservando i tradizionali mattoni a vista.
Gli interni come le case rurali di una volta
Anche nell’organizzazione degli spazi interni è stata conservata la logica delle case rurali tradizionali, con gli ambienti più vissuti della casa che si affacciano a sud e sull’ampio giardino e, alle loro spalle, i locali destinati ai servizi, con aperture più piccole per non fare entrare il freddo. Tutti gli ambienti abitabili sono stati pensati perché si affacciassero sul verde, qui rigoglioso e fertile.
Il piano superiore della casa raccoglie gli spazi personali dei singoli componenti della famiglia – Elisa e Stefano con le loro due bambine e una ragazza au pair – in ambienti dove il legno fa da padrone con tonalità più calde e morbide e nodosità che tessono disegni imprevedibili rispetto allo sbiancato del piano terra.
La casa realizzata da Rubner Haus, va rilevato, è anche indeformabile, in caso di sollecitazioni sismiche, ed è caratterizzata da resistenza meccanica, stabilità, ritenzione del calore. A tutto questo si aggiungono anche proprietà termo-equilibranti, particolarmente indicate in zone umide come questa.
Photo credits © Alberto Francesco Photography
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