Ad oggi scegliere e produrre capi con basso impatto ambientale può fare la differenza, per questo ecco alcuni brand di moda noti che hanno deciso di fare il primo passo verso il cambiamento
Già da qualche anno, tra gli stilisti sta spopolando una nuova tendenza: la moda green. Si tratta di una nuova modalità di produzione degli indumenti, che parte dalla scelta di materie prime a basso impatto ambientale come: fibre e tinture naturali, ma soprattutto oggetti riciclati.
Così sia marchi di luxury sia quelli low cost optano per nuove tecniche ecosostenibili rivolte alla diminuzione dell’inquinamento e degli sprechi.
La moda decide di seguire lo scorrere del tempo e di adattarsi perfettamente alle nuove esigenze ambientali e sociali.
La moda, il passato che torna, lo stile vintage
In cima alla gerarchia della moda green, potremmo sicuramente trovare lo stile vintage: capi di seconda mano che sfidano il tempo. Oggi giorno molti giovani si sono appassionati a questo stile con la consapevolezza di ridurre gli inquinamenti dell’industria fashion.
Humana Vintage
Humana Vintage, nata nel 1998, è un’organizzazione umanitaria che si occupa dell’ambiente attraverso la raccolta, la vendita e la donazione di abiti usati. Attualmente vi sono 7 store in Italia e oltre 5.000 punti di raccolta. Lo scopo di Humana è quello di far riscoprire accessori e abbigliamento della moda italiana, che vanno dagli anni ‘60 ai ‘90, a prezzi accessibili per sostenere progetti umanitari rivolti al Sud del mondo.
Ecco alcuni dei marchi luxury e non eco friendly
La nota stilista Stella McCartney quest’anno ha optato per una nuova collezione ecosostenibile, rivolta a mostrare gli ideali del marchio sul problema ambiente, decidendo di ridurre gli sprechi e realizzando capi con il 65% di materiali sostenibili: abiti in cotone organico e lino naturale, costumi in nylon rigenerato, maglieria in cotone bio, borse e sandali in pelle vegana.
Anche il famoso brand Patagonia da tempo si batte per l’ambiente, cercando di utilizzare le loro risorse per affrontare la crisi climatica. Si sono imposti una tassa sul pianeta dell’1%, la quale sostiene le organizzazioni ambientali no profit. I loro piumini sono eco friendly e realizzati con un’imbottitura 100% tracciabile.
Segue Jw Pei, una startup sostenibile americana che realizza borse in pelle vegana. L’ispirazione alla base del marchio è stata l’idea che la moda deve essere accessibile, senza sforzo e responsabilizzante.
Inoltre, anche il famosissimo marchio Zara da tempo ha deciso di cambiare i propri mezzi di produzione creando la linea Join Life, la quale utilizza: nuove materie prime sostenibili che riducono l’impatto con l’ambiente, nuove tecnologie che diminuiscono il consumo di acqua, di emissioni e di prodotti chimici.
Infine, H&M è un altro dei brand che ha come obiettivo quello di fabbricare tutti i loro prodotti con materiali riciclati o provenienti da fonti sostenibili come: il cotone organico e il poliestere riciclato. Attualmente ciò riguarda il 57% dei loro capi.
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