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L’edicola del XXI secolo è sociale, sostenibile e polifunzionale

L'edicola del XXI secolo è sociale, sostenibile e polifunzionale
L'edicola del XXI secolo è sociale, sostenibile e polifunzionale

Oggi, primo ottobre, alla presenza di Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del Lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano, si è tenuta nel capoluogo lombardo, in corso Genova, l’inaugurazione della prima edicola ecosostenibile.

Un  omaggio di Rubner Haus a Omar Decimati, proprietario del vecchio chiosco, ma anche e soprattutto alla città di Milano quale testimonianza di ripartenza dopo un periodo complesso e come esempio di eccellenza della qualità abitativa a cui l’architettura urbana può tendere a partire dalle strutture di micro-ricettività.

L’edicola, negli anni, ha sempre rappresentato un luogo simbolo di incontro e socialità. Purtroppo lo sviluppo sempre più avanzato della tecnologia e della rete ha portato il settore dei giornali e della carta stampata sulla via della crisi, costringendo molte edicole alla chiusura e spingendo quelle rimaste a reinventarsi. La situazione di crisi sembra, però, essersi arrestata con lo scoppio della pandemia che ha riportato alla ribalta l’importanza delle micro-attività di quartiere e tra queste le edicole.

Nasce così, grazie all’impegno di Rubner Haus, storica azienda che da oltre cinquant’anni costruisce case in legno prefabbricate, l’edicola di ultima generazione realizzata su progetto di ABC – Architetti Barban Cappellari di Vicenza. Si tratta di una soluzione in legno, innovativa , dal carattere sostenibile, sociale, confortevole e polifunzionale, che rappresenta l’evoluzione contemporanea del chiosco dei giornali.

Il progetto dell’edicola in legno di Rubner Haus prende ispirazione dalla forma della capanna, rifugio primordiale e struttura base dell’architettura, e presenta una doppia conformazione: compatta nelle ore notturne, durante le quali rimane chiusa mostrando bordature e profili in acciaio color antracite e parti a vista in legno verniciato, e polifunzionale di giorno grazie alla presenza di elementi movibili che trasformano lo spazio interno rendendolo più pratico e funzionale.

Oggi si parla molto di rigenerazione urbana quale strumento per restituire alla collettività beni che incidano positivamente sui valori di inclusione sociale e di integrazione – sottolinea Deborah Zani, ceo di Rubner Haus –. L’edicola quale luogo senza porte né finestre, che di solito si affaccia su una piazza o un incrocio, è uno degli spazi emblema al centro di scambi e relazioni. Pensare a come debba essere l’edicola del XXI secolo ci ha spinto a ragionare su tre concetti chiave: sostenibilità ambientale, sostenibilità dell’abitare e sostenibilità etico-culturale che trovano un comune denominatore nel materiale edile più sostenibile, il legno. Costruire in legno vuol dire rispettare l’ambiente, garantire elevati livelli di comfort oltre che un basso consumo energetico, restituire alla comunità un bene autorigenerante che si innesta naturalmente nel tessuto urbano e di relazioni sociali.”

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