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Puglia: invasione di pappagalli che assediano i mandorli

Foto di Aashutosh Sharma da Pexels

Tornando indietro di qualche decennio, pensare la Puglia invasa da pappagalli sarebbe apparsa come la più folle e assurda delle idee. Oggi al contrario è una realtà evidente. La causa va attribuita ai cambiamenti climatici ed in particolare alla tropicalizzazione del clima che ha determinato un’invasione di questi volatili nelle campagne.

Dal primo insediamento a Molfetta, hanno preso possesso di città e campagne a Bisceglie, Giovinazzo, Palese, Santo Spirito, Bitonto, Bitetto, Palo del Colle, Binetto, Grumo Appula, fino a spingersi sull’Alta Murgia, lancia l’allarme Coldiretti Puglia.

I “parrocchetti monaci”

Si tratta dei parrocchetti monaci della specie Myiopsitta Bonaparte, apparsi con un primo “insediamento” su un eucalipto nella contrada molfettese “Madonna delle Rose”, per poi stabilirsi con nidi multifamiliari, con un’elevata capacità di adattamento all’habitat e al microclima pugliese.

Al di là della simpatia degli animali e del loro aspetto allegro e colorato di verde, l’invasione si sta trasformando in una vera e propria sciagura per gli agricoltori, ed in modo particolare per i produttori di mandorle. Un settore già sofferente a causa delle gelate del marzo scorso e delle successive ondate improvvise di maltempo.

Pappagalli ed assedio ai mandorli

In una nota Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, ha sottolineato come: “Le campagne sono divenute l’Eldorado di frutta e mandorle per i pappagalli che evidentemente si sono adattati perfettamente al microclima pugliese. Prediligono soprattutto le mandorle, dimostrando una straordinaria abilità nel beccare e rompere il guscio, estraendo il frutto e lasciando il mallo e le valve legnose attaccate all’albero. Si sono moltiplicate le segnalazioni da parte degli agricoltori, colpiti dalla presenza sempre più evidente di stormi di pappagalli, che ricreano una atmosfera tropicale, attirando l’attenzione con suoni acuti persistenti”.

Foto di Helena Lopes da Pexels

Un’eccellenza agricola da proteggere

La produzione delle mandorle rappresenta un’eccellenza nell’economia agricola pugliese. In Puglia alla coltivazione del mandorlo è destinata una superficie pari a 19.428 ettari (pari al 35,05% della superficie nazionale coltivata a mandorlo), che ha fornito una produzione totale di 264.670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale (33%). Tali cifre, collocano la Puglia al secondo posto fra le regioni italiane, dopo la Sicilia. In Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari con una produzione di 148mila quintali e 12.500 ettari, pari al 63% della superficie pugliese coltivata, Brindisi con 54mila quintali prodotti e 4.500 ettari, pari al 23% della superficie pugliese coltivata e Foggia con 21.500 quintali e 1450 ettari coltivati, a seguire le province Taranto e Lecce. Ben il 96% della superficie regionale destinata a frutta in guscio è investita a mandorlo.

Coldiretti Puglia ha chiesto all’Assessorato all’Agricoltura regionale di prevedere un piano di contenimento e controllo dei parrocchetti verdi, di concerto con l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Insomma, troviamo una soluzione rispettosa dell’ambiente e dell’agricoltura ma giù le mani dai nostri amici pappagallini.

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