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“Freelance digitali” per farsi imprenditori di se stessi ripartendo dal digitale

“Freelance digitali” per farsi imprenditori di se stessi ripartendo dal digitale
“Freelance digitali” per farsi imprenditori di se stessi ripartendo dal digitale

“Freelance digitali”,in questo tempo di ridefinizioni, revisioni, ri-organizzazioni, assume particolare rilevanza. Un mondo lavorativo che cambia, dando inizio a un “prima” e un “dopo”. Per chi aveva un lavoro e non lo ha più, lo sta cercando, o ha realizzato che i paradigmi sono mutati e anche l’attività che svolgeva e garantiva una remunerazione va ripensata.

Il volume, curato da Barbara Reverberi è inserito nella nuovissima “Digital generation”,  la collana scritta da grandi professionisti italiani del settore, coordinata da Gaetano Romeo e pubblicata da Maggioli Editore.

Barbara Reverberi è giornalista, mamma e freelance dal 2012, dopo anni da lavoratrice dipendente in qualità di ufficio stampa presso la Fondazione Benedetta D’Intino della famiglia Mondadori e poi con un contratto a tempo determinato alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.

L’autrice, in 250 pagine, guida passo dopo passo, con i contributi di colleghi ed esperti del digitale, chi per scelta o perché costretto a reinventarsi, vuole diventare freelance e non sa da dove iniziare.

Partendo quindi dai punti principali come: aprire la partita Iva, centrare un ambito operativo specifico coltivando competenze e conoscenze con un aggiornamento continuo, fare personal branding sui social networks, puntare sul Valore della professionalità nell’offrire servizi a nuovi potenziali clienti.

Tutto questo con una consapevolezza, che è diventato l’hashtag che caratterizza il Freelance Network Italia, di cui è fondatrice: #Insiemeèmeglio.

Il volume, scritto in maniera agile e modulare, difatti è un supporto importante per evitare di “sentirsi solo”. A tale scopo analizza chi è il freelance, quali sono le opportunità del digitale, come gestire in modo responsabile la parte fiscale, quali strumenti utilizzare per promuoversi, fare personal branding.

“Ogni sfida – dice Barbara Reverberi – è un’opportunità per il freelance: imprenditore di sé stesso, in equilibrio tra libertà e reperibilità, in perenne ricerca della migliore organizzazione di sé, deve avere consapevolezza della sua ‘nuova normalità’ che richiede preparazione, grande determinazione e una strategia che abbia tra i suoi pilastri anche la flessibilità”.

L’autrice supporta il lettore senza dare nulla per scontato, in un percorso che va dall’iniziale bilancio delle proprie competenze all’apertura della partita IVA, dalla ricerca dei clienti alla redazione di un preventivo o di un contratto, dal personal branding al network da remoto.

Secondo i dati ExcelsiorAnpal la Digital Transformation produrrà circa 267mila nuovi occupati nel 2020.  Chi vuole trovare lavoro o migliorare la propria posizione, deve quindi guardare attentamente alla rivoluzione digitale che comprende le professioni dell’ICT (Information & Communication Technology) e numerose nuove professioni con competenze digitali di tipo matematico e informatico, che vanno dall’analisi dei dati alla sicurezza informatica, dall’intelligenza artificiale all’analisi di mercato.

La domanda delle nuove professioni prevede, oltre a figure come Data scientist, Cloud computing expert, Cyber security expert, anche i Social media manager ed esperti che sappiano affrontare questioni legali e tributarie.

Chi sono, dunque, i freelance digitali?

Non unicamente giornalisti collaboratori, fotografi, fotoreporter, addetti stampa e chi svolge attività di pubbliche relazioni ma anche tutti coloro che svolgono professioni legate al web (photo editor, illustratori, grafici, copywriter, videomaker) fino ad arrivare a fundraiser, avvocati, designer, formatori, architetti, artisti, geometri, psicoterapeuti e commercialisti.

Insomma, le figure professionali che devono reinventarsi e vivere la rivoluzione digitale, come un’occasione per fare un salto.

Figure professionali che sono entrate a far parte anche di Freelance Network Italia, fondato da Barbara Reverberi come gruppo nato spontaneamente dopo un suo intervento a un corso di formazione per giornalisti del 2017, a Milano, che si intitolava “Voglio (devo) fare il freelance”.

Esperienze che sono confluite e arricchiscono il suo podcast “News per freelance” disponibile sulle principali piattaforme digitali e argomenti del suo nuovo sito personale www.barbarareverberi.it e di www.freelancenetwork.it, , fresco di restyling.

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