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Stati generali: qual è il piano e quali sono gli obiettivi

Stati generali: qual è il piano e quali sono gli obiettivi
Foto di Janyka Mitchell da Pixabay

A Villa Pamphili si sta tenendo in questi giorni la riunione dei c.d. Stati Generali, ufficialmente chiamati “Progettiamo il rilancio”, che avrà durata fino al 21 giugno

Iniziati sabato 13 giugno, gli Stati Generali organizzati dal Governo hanno come obiettivo, appunto, il rilancio economico dell’Italia dopo la pandemia.

Tra i partecipanti agli incontri, oltre ai rappresentanti di Governo, si annoverano istituzioni internazionali, sindacati e associazioni di categoria. A capo del team vi è il manager Vittorio Colao, presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale, che ha presentato un piano di nove punti elaborato dalla task force di esperti, allo scopo di ridar vigore all’Italia, gravemente compromessa dalla trascorsa emergenza Covid.

Stati generali, cosa prevede il Piano presentato

Nel documento anzidetto le proposte vertono principalmente su 9 punti: digitalizzazione, infrastrutture, ambiente ed economia green, imprese e lavoro, sostegno alle filiere produttive, efficientamento P.A., formazione e ricerca, equità sociale e giustizia.

Digitalizzazione e infrastrutture

Previsti dal Piano investimenti sull’intelligenza artificiale e robotica con un incremento di funzionalità per la fibra ottica. Vengono incentivati i pagamenti digitali e  lo sviluppo delle reti 5G.

Per ciò che concerne le infrastrutture, sono posti in rilievo numerosi interventi sulla rete ferroviaria: migliorie da apportare al trasporto regionale e potenziamento/completamento per i trasporti ad Alta Velocità.

Ambiente

Il piano di Colao parrebbe particolarmente interessato allo sviluppo Green del Bel Paese.
Tra le novità previste, in particolare, si annovera l’implementazione di progetti per l’utilizzo di energie rinnovabili e la creazione del “Parco solare Italia”, con incentivi all’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici.

Viene altresì fatta menzione di un nuovo marchio sostenibile “Made Green in Italy”, per una economia circolare in green economy

Imprese e lavoro

Parola chiave per il rilancio dell’economia italiana è sicuramente “innovazione”. In particolare, infatti, è stato posto particolare riguardo al rafforzamento dei sistemi di incentivo agli investimenti e di incentivo ai progetti di automazione, intelligenza artificiale e blockchain.

Per poter garantire innovazione all’Italia viene dato particolare riguardo anche al sistema di export, con il chiaro intento di fornire al mondo intero un immagine di eccellenza del nostro Paese attraverso la sponsorizzazione del territorio, dei prodotti e di tutte le eccellenze italiane in ambito artistico e culturale.

Con l’inserimento forzoso della modalità di lavoro in smart working, si ha avuto modo di riflettere sulla qualità del lavoro e, pertanto, nel progetto vi è una menzione specifica anche relativamente alla rimodulazione dell’orario. Parrebbe inoltre che, tra i vari obiettivi di ripresa, vi sia il chiaro intento di incrementare e facilitare l’inserimento lavorativo tra i giovani, dando sostegno alle fattispecie più precarie.

Sostegno alle filiere

Il termine innovazione ricorre anche in questo capitolo del Progetto.
Protagonista indiscusso di questo capo è il turismo: si prevedo lo sviluppo e la modernizzazione dell’offerta turistica, con ammodernamento delle strutture alberghiere e della riqualificazione di borghi ed arie montane.
 
Attraverso incentivi e regolamenti si spinge per il passaggio rapido a veicoli meno inquinanti (e sembra che gli Italiani gradiscano l’argomento, vedendo gli alti numeri di utilizzo dei biciclette e monopattini ecofriendly).

Miglioramento della Pubblica amministrazione

Probabilmente la diffusione del Covid 19 ha permesso che si ponesse in rilievo una delle problematiche che attanagliano il nostro Paese: la burocrazia.
 
E dunque, per poter migliorare lo status del nostro paese, tra i nodi fondamentali del rilancio si menziona la c.d. “sburocratizzazione” della Pubblica Amministrazione, in un ottica di rafforzamento delle competenze organizzative del personale ed efficientamento del lavoro in smart working.

Formazione e ricerca

Per potere risollevare le sorti dell’Italia si individua quale elemento su cui necessariamente intervenire la scuola e la formazione. Si cercherà di innovare i sistemi di istruzione e ricerca con particolare interesse alla valorizzazione del dottorato di ricerca ed eventualmente di formazioni personalizzanti.
 
Per quanto riguarda le strutture scolastiche, invece, si cercherà di intervenire sulla vetustà delle stesse in un ottica di implementazione energetica e antisismica.

Giustizia

Innovazione e ammodernamento anche per il sistema giustizia.
Tra le varie proposte, emerge la volontà di riformare il Codice Civile ed il processo civile.
Nel testo  si menziona, altresì, una papabile riforma del diritto societario e del codice dello sport.
 
Terminata l’analisi dei punti principali caratterizzanti il Progetto presentato, si può evidenziare con piacere che le linee guida presentate dal Governo diano preminenza all’innovazione e ai giovani mettendo al centro dello sviluppo italiano la cultura e l’ammodernamento.
A questo punto non resta che auspicare la realizzazione di quanto lungamente argomentato e progettato.
 
Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Ludovica Del Moro.

Foto: Pixabay

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