Oggi 17 giugno si celebra la Giornata Mondiale per la lotta contro la desertificazione e la siccità. Il tema scelto per quest’anno è Cibo, Mangimi e Fibre (Food-Feed-Fibre)
Istituita nel 1995 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è una ricorrenza nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla responsabilità collettiva nell’utilizzo sostenibile dell’acqua.
A contrastare il degrado del territorio e il fenomeno della desertificazione ci pensa la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD) con regole e azioni necessarie alla protezione ambientale e allo sviluppo socio-economico . Assieme alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ed alla Convenzione sulla diversità biologica (CBD) fa parte delle tre convenzioni dell’ONU sull’ambiente definite anche le “Convenzioni di Rio”.
Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, un fenomeno serio
La desertificazione è un fenomeno che deriva da azioni umane scorrette che hanno contribuito alla distruzione delle foreste e degli habitat naturali che proteggono il suolo. Il Pianeta ha bisogno di interventi: modificare i cicli idrici, monitorare i cambiamenti climatici, gestire in modo responsabile i terreni. I paesi potenzialmente a rischio di desertificazione sono più di 110. Nelle aree più povere del paese, vulnerabili ai cambiamenti climatici, dove le terre sono semi-aride e aride, la desertificazione una minaccia seria.
Secondo le stime Cnr–Anbi, a causa dei cambiamenti climatici, l’Italia è diventato un paese soggetto a fenomeni di desertificazione. Un problema affrontato nella Strategia nazionale di adattamento al cambiamento climatico in via di completamento. Le percentuali parlano chiaro: il 20% del territorio italiano rischia di diventare incoltivabile. Le aree a rischio sono il 70% in Sicilia, il 58% in Molise, il 57% in Puglia, il 55% in Basilicata, mentre in Sardegna, Marche, Emilia romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%.
Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, la situazione ad oggi
- oltre due miliardi di ettari di terreni precedentemente produttivi sono degradati
- oltre il 70% degli ecosistemi naturali è stato trasformato e entro il 2050 potrebbe raggiungere il 90%
- entro il 2030, la produzione alimentare richiederà ulteriori 300 milioni di ettari di terreno
- entro il 2030, l’industria della moda prevede di utilizzare il 35% in più di terreno – oltre 115 milioni di ettari, equivalenti alle dimensioni della Colombia.
Sono i dati delle Nazioni Unite e riportati dal National Geographic, come si legge dall’articolo de la Repubblica
Ora più che mai è necessario:
- ridurre la domanda eccessiva dei terreni naturali
- evitare gli sprechi alimentari
- ridurre la richiesta di acqua per le produzioni alimentari ed industriali
- ridurre l’impronta idrica negli allevamenti
- equilibrare la domanda di prodotti di origine animale
- evitare che aree forestali, che proteggono la biodiversità e combattono il degrado del suolo e la desertificazione, vengano perse a causa della conversione dei terreni per gli usi agricoli, per il pascolo e la produzione di mangimi.
- rafforzare i sistemi alimentari e idrici più deboli, così da contribuire a ridurre gli effetti della pandemia sulla povertà globale.
L’evento dedicato alla giornata è online
L’evento globale della giornata Desertification and Drought Day 2020 è ospitato dal Korea Service Forest della Repubblica della Corea. (KFS) e, come tanti altri eventi programmati a seguito della pandemia di covid-19 si svolge online in video Conferenza (Facebook, Youtube, Twitter).
- La Campagna può essere seguita su social con hashtag: #DesertificationAndDroughtDay e #FoodFeedFibre.
Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.
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