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Assistente civico, come candidarsi e cosa dovrà fare

Assistente civico, come candidarsi e cosa dovrà fare
Foto di Ella_87 da Pixabay

In settimana verrà emanato il bando relativo al reclutamento di circa 60.000 volontari che coadiuveranno i Sindaci e le Regioni allo scopo di salvaguardare il rispetto delle misure di distanziamento e supportare le cosiddette “categorie deboli”

In un Paese ove la disoccupazione dilaga e l’animus da poliziotto divampa, ecco spuntare fuori una nuova figura (quasi mitologica in uno stato simil – Hegeliano): l’assistente civico.

Ma di cosa si occuperanno, in concreto, questi volontari? L’assistente civico avrà il compito di garantire l’osservanza delle misure sul distanziamento sociale, ma non potrà fare multe. Potrà, tuttavia, segnalare eventuali inosservanze e compiere attività di volontariato come supporto agli anziani e malati.

In attesa della promulgazione del bando ufficiale che offrirà 60.000 posizioni come assistente civico, il Ministro Francesco Boccia, ospite a Martedì di La7, chiarisce l’attività affidata ai volontari: “L’assistente civico va davanti alle chiese, verifica il numero di persone che possono entrare e aiuta il flusso. Non può far altro che ricordare le regole. Oppure fa una cosa, come ha ricordato il sindaco di Bari Decaro, che è la cosa più importante in questo momento: porta cibo e medicinali agli anziani e a tutti quelli che ne hanno bisogno.”

Il dibattito su quello che sarà effettivamente il contenuto del bando che verrà pubblicato è ancora acceso, sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione. La delibera su questa nuova figura non dovrebbe più essere emessa dalla Protezione Civile, come si era detto in un primo momento, ma direttamente dal ministero del Lavoro.

I requisiti richiesti per diventare assistente civico

Per poter accedere al bando di selezione, i partecipanti dovranno essere cittadini residenti o domiciliati in Italia, maggiorenni e disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o beneficiari di altri ammortizzatori sociali. Vengono, dunque, esclusi le persone già occupate. Non è richiesto alcun titolo di studio particolare.
Una volta superata la selezione del bando (ebbene sì, ci sarà anche una selezione), lavoreranno gratuitamente per 16 ore alla settimana, divise in tre giorni.

Come inoltrare la richiesta

Inviare la domanda sarà piuttosto facile: una volta pubblicato il bando, basterà inviare i propri dati entro la scadenza indicata e, successivamente, se ritenuti idonei, si avrà la possibilità di svolgere l’attività.
Una volta reclutati i volontari, sarà la Protezione civile che indicherà alle Regioni le disponibilità sull’intero territorio nazionale.

Riconoscibilità dei volontari

Così come le forze dell’ordine, l’esercito degli ispettori civici saranno riconoscibili dai cittadini: gli ispettori vestiranno una casacca di colore azzurro dotata di simbolo della Protezione Civile impreziosita dai loghi dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani-Anci e del Comune nel quale operano.

Giova sottolineare, a questo punto, che i volontari reclutati allo scopo di “consigliare” comportamenti rispettosi delle norme previste sul distanziamento sociale ed uso di presidi di sicurezza sanitaria personale, non saranno muniti di alcuno strumento sanzionatorio (ragionevolmente, non saranno pubblici ufficiali né di pubblici ufficiali potranno avvalersi) e pertanto potranno limitarsi a “invitare caldamente” gli eventuali contravventori a cessare qualsiasi forma di violazione con “gentilezza” (n.d.a. come da nota di Palazzo Chigi).

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Ludovica Del Moro.

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