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Il tè verde, l’antiossidante per eccellenza: radici, preparazione, proprietà e benefici

Il tè verde, l'antiossidante per eccellenza: radici, preparazione, proprietà e benefici
Foto di apple deng da Pixabay

Parliamo di tè verde, probabilmente la bevanda antiossidante più conosciuta e bevuta al mondo. Negli anni sono stati condotti svariati studi scientifici che ne hanno attestato le proprietà benefiche. Prima di capire quali sono i benefici di bere tè verde, facciamo un piccolo passo indietro per scoprire la storia, le diverse varietà esistenti di questa pianta così affascinante e la sua giusta preparazione.

Le radici storiche del tè verde

Bisogna risalire al VII secolo per trovare tracci delle origini del tè verde nella zona di Shaoxing , in Cina dove veniva prodotto arrotolando a mano le foglie ancora fresche. Le coltivazioni col tempo si estesero a tutta la Cina che ne detiene il primato mondiale e Sud e Sudest Asiatico, precisamente in India e Giappone. Oggi le coltivazioni sono ovunque ma principalmente nelle aree più climaticamente appropriate a clima tropicale e subtropicale come l’Indonesia, l’Africa orientale e in sud America.  Si stima che almeno il 50% delle coltivazioni di tè siano dedicate proprio al tè verde.

L’ uso di questa pianta ha radici lontane che affondano nel tessuto culturale e filosofico dei popoli orientali. Ad esempio, in Giappone il tè verde è intimamente legato al buddhismo Zen. La storia narra che fu il monaco Myoan Eisai a recarlo dai viaggi in Cina .

Il tè Matcha

Anche la filmografia ci ha insegnato che in Giappone, il tè è sinonimo solo di tè verde, declinato anche nella sua variante Oolong, che ha un aroma leggermente come di roasted, “arrostito”. Una varietà particolarmente apprezzata è il Matcha in cui le foglie vengono cotte al vapore, ben asciugate e poi tritate fino a ottenere una polvere finissima (da qui il termine usato nel mondo anglosassone di gunpowder).

Il Matcha è il tè prescelto nell’affascinante cerimonia giapponese del tè (detta Cha no yu) che poi è un must assistervi in rigoroso silenzio per ogni turista che visita il paese del Sol Levante. Osservando i gesti sapienti dalla preparazione alla modalità di come si porta la tazza alla bocca rivolgendo la sua effige verso il visitatore. Già all’ingresso di una sala da tè in Giappone (con le doverose slippers fornite al posto delle proprie scarpe da lasciare fuori dal tatami), si perviene in un’esperienza olfattiva particolare determinata dall’intensità dell’aroma di “fresco, green e pungente”, come un’invisibile nebbia. Un’emozione che non si dimentica facilmente.

Gli europei alla scoperta del tè verde

Fu il reverendo Georg Joseph Kamel detto Camellus (1661-1706), botanico di fama a studiare approfonditamente questa pianta. Quindi il tè verde oggi viene classificato come Camelia cui fu successivamente aggiunto l’aggettivo sinensis che in latino significa “cinese“.

Ma perché “verde”?

Esiste nel mondo una grande varietà di tè in base ai metodi di coltura ma soprattutto in base al processo di lavorazione. Il tè nero, nelle sue varietà inglesi o russe per esempio, la fermentazione è fondamentale per ottenere l’aroma che lo contraddistingue. Nel caso invece del tè verde si utilizzano solo foglie appena colte e fresche trattate in modo tale da evitare che comincino a fermentare. Se ne ottiene cosi una bevanda che contiene circa il 4% in caffeina, ossia la metà rispetto al tè nero. 

La consumazione del tè verde

Esistono due alternative per la consumazione del tè verde:

È possibile preparare un infuso o anche assumere un estratto secco delle foglie tramite compresse da circa 600-800 mg.

L’aspetto importante da non sottovalutare durante la preparazione dell’infuso è la buona qualità di partenza del tè verde. Sarebbe infatti buona norma evitare l’uso delle classiche bustine, le quali solitamente racchiudono i tè meno pregiati e lavorati meccanicamente, ma orientarsi piuttosto verso tè provenienti da coltivazioni biologiche e lavorati a mano. Infatti, ciò che dona alla bevanda un gusto molto fresco, sono le foglioline intere seccate ed arrotolate a mano.

Fra una semplice polvere di foglia di tè verde, proveniente da chissà quale coltivazione, ed un estratto secco titolato in catechine, notificato al Ministero della Salute, vi è una sostanziale differenza. In alternativa esistono confezioni sottovuoto provenienti dall’Asia e contenenti foglioline essiccate di tè,  ma di cui è importante controllare che abbia tutti gli appositi marchi di qualità e certificata assenza di metalli pesanti.

La preparazione dell’infuso di tè verde

Innanzitutto occorre scaldare dell’acqua in un pentolino oppure in un bollitore elettrico. Ricordate però di non portare l’acqua a ebollizione: l’ideale sarebbe una temperatura di circa 60° – 70° gradi. L’infusione non deve superare i tre minuti poiché, in questo modo, verranno estratte le catechine senza rovinarle, mentre si ridurrà la quantità di caffeina. Una sua infusione più prolungata riduce invece ulteriormente i suoi effetti stimolanti ed al contrario, esalta le sue capacità di favorire l’addormentamento.

Un aspetto da non dimenticare è la purezza con cui va bevuto il tè verde. Il suo sapore delicato non deve essere coperto con l’aggiunta di zucchero, limone o latte. Inoltre, l’infuso va consumato entro pochi minuti, poiché col passare del tempo perde gran parte delle catechine.

Le proprietà del tè verde

Ora che sappiamo come preparare il nostro infuso , scopriamo quali sono tutte le proprietà e i benefici che si ottengono introducendo questa bevanda antichissima nella nostra routine.

Proprietà antiossidanti

Il tè verde è ricco di proprietà antiossidanti poiché le sue foglie giovani e i germogli contengono la più alta percentuale di polifenoli presente in natura. Quest’ultimi svolgono azioni antiossidanti utili a proteggere le nostre cellule dalla formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di molte patologie croniche. I radicali liberi possono aumentare nel nostro corpo a seguito di numerosi fattori, quali l’inquinamento, il fumo, o lo stress sia mentale che fisico per citarne solo alcuni.

Proprietà antitumorale

Alcuni studi scientifici condotti in Cina e in Giappone hanno suggerito che il costante uso di tè verde possa diminuire il rischio d’insorgenza di diverse tipologie di cancro rispetto a chi non ne consuma. Il più importante principio attivo presente nel tè verde che inibirebbe la crescita di cellule tumorali è il cosiddetto EGCG, ossia epigallocatechina gallato. Tuttavia, tali ricerche effettuate in oriente sulle popolazioni asiatiche necessitano comunque di ulteriori studi.

Allergie alimentari

Se siete soggetti allergici, bere una tazza di tè verde al dì potrebbe esservi di aiuto per inibire la risposta iperimmune che si scatena nell’organismo con l’assunzione di determinati cibi e bevande. Uno studio giapponese condotto dalla Shinshu University di Nagano avrebbe infatti conferito al particolare batterio Flavonifractor Plautii (FP) di inibire l’infiammazione.

Ictus e cardiopatie

Il tè verde è ricco inoltre di potenti composti: le catechine. Queste sostanze antiossidanti, se assunte con regolare frequenza, riducono i livelli di colesterolo LDL (“quello cattivo”) e di trigliceridi, regolando la pressione sanguigna, migliorando la circolazione e limitando perciò il rischio di patologie cardiovascolari.

Effetto sulle ossa

Un altro effetto benefico del tè verde è sulla ossa. La bevanda infatti, ricca di minerali quali manganese, zinco e potassio, agevola la mineralizzazione dei tessuti e migliora la fisiologia del tessuto osseo.

 

I benefici del tè verde nella vita di tutti i giorni

Azione metabolica

Il tè verde stimola il metabolismo degli zuccheri e favorisce il loro assorbimento immediato come energia, anziché trasformarli in riserva di grassi. Per questo motivo risulta essere un’ottima bevanda durante le diete dimagranti. Una recente pubblicazione sull’International Journal of Obesity afferma infattiche un consumo regolare di tè verde (o di supplementi di catechine al alto titolo), ostacoli l’accumulo di grassi e di conseguenza favorisca la perdita di peso nell’ambito di un opportuno regime alimentare.

Azione tonica e drenante

Grazie alla teanina e alla teina, il tè verde stimola l’attività mentale, riducendone stress psicofisico e aumentando la capacità di concentrazione. Al contrario della caffeina, l’organismo assimila in modo progressivo la teina, attivando un’azione più delicata. Come abbiamo visto in precedenza, grazie alle catechine si osserva un miglioramento della circolazione sanguigna. In tal modo si ha una maggior facilità di eliminare i liquidi in eccesso che causano ritenzione da cattiva circolazione venosa. Di pari passo, il tè verde facilita una buona azione diuretica e depurativa che aiuta i reni ad eliminare l’acqua con le sue tossine, depurando l’organismo.

Azione purificante

Per chi soffre di qualche problema cutaneo, come pori infiammati, il tè verde potrebbe essere una buona soluzione naturale. Merito delle sue proprietà antiossidanti e astringenti, il tè verde infatti purifica i pori dilatati della pelle che tendono a infettarsi.

Per ottenere una maschera purificante al tè verde fatta in casa, è molto semplice. Basta preparare un infuso e lasciarlo raffreddare. Dopodiché, occorrerà mescolane un paio di cucchiai di tè con due cucchiai di argilla fino ad ottenere una pasta di consistenza densa/cremosa. A questo punto basterà spalmare delicatamente il tutto sul viso e lasciare agire l’impacco fino a completa asciugatura. Infine, risciacquando con acqua tiepida si otterrà una pelle liscia e luminosa.

Nell’ambito quindi della nostra giustamente vantata dieta mediterranea, questo tocco di saggezza alimentare asiatica potrà rappresentare un valido complemento nella nostra vita quotidiana.

Foto: Pixabay

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